Franciacorta ::: Gully Racing
Dopo centinaia di chilometri a spasso per le Dolomiti, attraversando paesaggi da sogno, arriva il momento di abbandonare le 4 ruote pluritonnellate per risalire in sella alla compagna di tante avventure marchiata #53.
L'appuntamento è quello con la giornata di prove libere (con "garetta" finale) organizzata dall'ottimo Gully Racing con cui ho avuto l'opportunità di provare ad Imola nel lontano 2011 che ha dimostrato, sin da allora, di offrire un servizio di assoluta eccellenza!
Le premesse per una splendida giornata di puro divertimento ci sono tutte, se poi penso al fatto che il GRT si riunisce dopo due anni ancora una volta sotto ad un gazebo non posso che averne la certezza...
Il nostro week end di "gara" si apre il sabato sera. Dopo un sabato mattina di coccole alla #53, troppo lungamente trascurata in questi ultimi mesi di inattività, e un pomeriggio di ping pong tra Prove ufficiali Motogp e SBK in TV che si alternano alle operazioni di caricamento Camper. Una volta arrivati Sergio e Gloria, via verso Franciacorta non prima di aver sorseggiato un buon caffè della rossa Bialetti di casa Ognibene.
Lentamente, ci si dirige verso il toboga bresciano in Franciacorta percorrendo la consueta SS11.
Una volta arrivati e occupato in qualche modo una parte di paddock (in attesa dell'arrivo della banda Whomer e Rizzo all'indomani) decidiamo di coccolarci un pochino uscendo a mangiare una pizza nel locale in cui anni fa abbiamo passato numerose allegre serate marchiate GRT.
Nottata difficoltosa quella prima della gara; in lotta contro l'esuberanza notturna di Gaia e con i postumi della "crudo e grana" che mi ha costretto ad un affettuoso rapporto con la bottiglia dell'acqua...
Poco dopo essere ripiombato in un sonno profondo nelle prime ore del mattino ecco arrivare la chiamata del mattiniero Whomer, a svegliarmi, per chiedere info su dove piazzare i gazebo!
....x/%$£(*@! (censura)...
All'apertura della porticina del camper sul paddock, l'atmosfera è già calda; tende, moto e personaggi hanno popolato gli spazi che la sera prima hanno ospitato le scorribande di Gaia e Alice rispettivamente in sella alla gialla biciclettina e al monopattino multicolor...
Mi rendo conto che la giornata è proprio iniziata.
Non ha più senso ritornare a letto, anche se la voglia era tanta... Lascio che il camper Ognibene continui a dormire e, insieme a Sergio, inizio a preparare la location che occuperemo in questa domenica di motori.
Saluti, breafing, colazione ed è quasi tutto pronto per il primo turno di libere.
L'arrivo di Hermann anticipa di qualche minuto il mio "sclero" alle prese con le mie due piccole pesti anch'esse volenterose di dimostrare le loro doti in sella alle rispettive due ruote.
Rispetto ad una gara "vera" il clima è assolutamente rilassato. Non sento nessuna pressione...
Me la godo, insomma...
Turno Piloti. Tocca a noi. Siamo dentro in tanti...
C'è da fare molti sorpassi; alcuni pericolosi tra l'altro.
Cerco di non innervosirmi e appena trovo pista libera provo a spingere per vedere che tempo riesco a realizzare...
La moto ha qualche difficoltà a fermarsi e non riesco a capirne il motivo. Mi chiedo se sia una mia mancanza di forza... di pressione sulla leva del freno oppure un problema tecnico.
Arrivo un po lungo alla staccata più violenta del circuito, quella del tornantino che immette nel successivo cambio di direzione in rettilineo e, dopo non essere riuscito ad andare alla corda, ancora "con i freni in mano" provo a tener dentro la moto per farla girare di forza ma l'azione non è gradita alla #53 che perde aderenza all'anteriore e....
SBAAAM!!!
...mi butta per terrra!!
Mi rialzo, senza danni fisici ma incavolato nero per un mio stupido e banale errore...
Ritorno ai box. Guardo i danni e il nervoso sale ancora di più, soprattuto in considerazione del fatto che sono scivolato girando i 1.16...
Dispiaciuto per i danni e per aver dato da lavorare a Sergio (sempre in prima linea al fianco della #53) cerco di riprendere la calma in vista del turno successivo di libere, cercando di rimettere in piedi una giornata partita storta.
Hermann, amico e collega, al fianco di Sergio durante la sistemazione della moto in questa occasione entra di fatto a far parte GRT vestendosi inoltre del ruolo di segnalatore dal muretto, rimpiazzando in temporaneamente CRI, titolare ufficiale del ruolo...
Durante la sistemazione della moto ci accorgiamo della perdita di olio dallo stelo destro. Una perdita che in minima parte ci portiamo dietro da diversi mesi ma che sembra essere intenzionata a peggiorare...
I turni successivi si susseguono cercando di sistemare la moto al meglio ma senza quell'esasperazione nel raggiungere l'obbiettivo. Per quanto mi riguarda non c'è determinazione e cattiveria... Il target della giornata è un altro a quanto pare...
Terminate le libere l'ottima pasta con pomodorini freschi cucinata da Gloria e Cristina fa il suo ingresso nell'hospitality GRT dove, nel frattempo, ci hanno raggiunto oltre agli altri anche il presidente del Motoclub Osio Sotto Rosy, accompagnata da Betty (moglie del vice presidente).
Con gli occhi dei vertici del Motoclub puntati addosso bisogna far bella figura e, il mio miglior tempo nelle prove ufficiali con 1.14.9 e il secondo tempo di Gigi con 1.15.3 sono un buon bigliettino da visita...
Motoclub Osio davanti a tutti...
Nel tardo pomeriggio la gara.
Il caldo si fa sentire e la voglia di scendere in pista, complice anche la stanchezza dei 4 turni effettuati, non è altissima...
Ma il bisogno di adrenalina mi da la forza di ritornare per l'ennesima volta sul camper e vestire i panni dello pseudo-pilota indossando gli abiti del mestiere...
Partenza in movimento per la garetta in modo da limitare al massimo i rischi che la partenza da fermo comporta.
Omar, autore del miglior giro con 1.14.3 parte davanti a me e il mio obbiettivo è quello di cercare di stare attaccato il piu possibile al suo codone sperando di riuscire a dargli fastidio in qualche modo...
Al termine del giro di lancio, Manuela La Licata apripista per l'occasione, rientra al box e da li ha inizio la gara... Mi incollo agli scarichi della #74 in frenata e cerco di stare vicino il più possibile per sopperire ai 50cv di differenza e non appena inizio ad aprire il gass per lanciarmi sul rettilineo di partenza vedo il posteriore di Omar scivolare...
...scintille...
La caduta mi coglie di sopresa e chiudo il gass; nel frattempo vedo le sue gambe sfilare davanti alla mia ruota anteriore, mi attacco ai freni...
evito le gambe e mi trovo davanti la sua R1 che ruota sull'asfalto!!
Freno ancora più intensamente...
Riesco ad evitarla.
Sono spaventato. Dispiaciuto.
La caduta di Omar ha posto fine alla sua gara e in un certo senso anche alla mia.
Era lui il mio obbiettivo. Era lui la carota questa volta...
Riprendo il gass in mano e nel frattempo Danilo e Gigi mi hanno sfilato con una ventina di chilometri orari di differenza. Provo ad attaccarmi per sorpassarli ma la mia azione non è così incisiva.
In frenata non riesco ad essere efficace e ogni apertura decisa di gass fa scivolare la mia ruota posteriore.
Vedo i miei rivali davanti a me prendere grossi rischi in accelerazione e in frenata.
Non ho voglia... Non ho voglia di rischiare.
Poteva essere la mia prima vittoria ma vedendo Gigi con un passo più buono del mio e con una cattiveria maggiore ho pensato di tirare i remi in barca e controllare gli inseguitori sempre lontani...
Il pensiero di tutto quell'olio spruzzato dalla forcella poi non mi dava proprio sicurezza soprattutto negli inserimenti veloci a destra...
Al termine della gara la forcella, pinza e carena completamente bagnate di olio e con tutta probabilità anche il disco...
Grosso rammarico per l'amico Omar, piccola soddisfazione per il secondo posto sotto la bandiera a scacchi sono i sentimenti che mi accompagnano alla fine della giornata...
La dedica per questa coppa va al nuovo arrivato in famiglia. Il mio nipotino "speciale" Edo che Vera ha dato alla luce la settimana prima della gara a cui io ho voluto dedicare un adesivo personalizzato fatto apposta da zio Suxilo!!! :-)
Come al solito si poteva fare meglio, ma in questo caso posso dire che va benissimo anche così!
Altra sosta in pizzeria prima di ritornare a casa per mettere fine ad una giornata davvero divertente e da ricordare in compagnia di amici e persone speciali con cui è stato bello condividere una giornata di sport e di emozioni.
Photo CRI
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