Wild Card Imola ::: Luglio 2012

01 Aug, 2012 | SuXilo53

Suxilo Imola
Un anno fa di questi tempi le gare in moto erano diventate uno stress così come scrivere il consueto report al termine del week end e nella mia testa l'idea di smettere si faceva sempre più concreta. Oggi l'approccio alle gare così come il loro ricordo (via report) ha subito un'evoluzione, una trasformazione... Zero stress deve essere la parola chiave anche se in realtà sul campo di gara è impossibile seguire alla lettera questa linea di pensiero...
Anche il report avrà un taglio diverso.

In una società in cui il consumismo la fa da padrone è molto difficile riuscire a godersi le emozioni fino in fondo. Anche i bambini hanno perso quell'entusiasmo del desiderio perchè ormai possiedono molto, troppo e sono "bombardati" da numerosi stimoli che fanno perdere quell'entusiasmo che li ha, da sempre, caratterizzati.
Mi sono reso conto che anche io stavo diventando un po come quei bambini e allora ho pensato di fare un passo indietro e pensare a cosa desiderassi veramente riguardo alla sfera motociclistica.
Ho aspettato che ritornasse la voglia di salire in sella. Quella voglia è tornata. Ci ha messo un po perchè sono risalito in moto per la prima volta a fine maggio ma anche il solo sentire la voce della #53 mi ha fatto emozionare.
Ho aspettato che riaffiorasse anche quel desiderio di confrontarmi con gli altri e una volta ritornato tra i cordoli è riaffiorato. Per soddisfarlo a pieno avevo bisogno di una pista che mi facesse battere il cuore davvero; scorrendo i calendari dei trofei l'ho trovata subito. Il suo nome è Imola.

Ottenuta l'iscrizione come wild card nel Trofeo Motoestate inizia l'avvicinamento alla gara e la keyword della nuova era non è rispettata. "Zero-stress" non si concretizza e tutte le operazioni di preparazione alla partenza mi logorano come in passato...
Bisogna correre ai ripari. Siamo solo all'inizio e c'è sempre tempo per rimettere in piedi una cattiva partenza. Basta usare la testa...

La prima volta ad Imola fu nel lontano 2004 in una delle prime uscite in pista con il Gazza, entrambi sotto il segno T2 Racing, in sella a due R6 datate 1999.
Pochi i giri di pista ma il ricordo che mi lasciò l'autodromo di Imola è di quelli che non si cancellano tanto facilmente...

Imola Suxilo 2004

Il ritorno ad Imola è previsto per la domenica prima della gara in una giornata di prove libere organizzata da Gully Racing in un week end dove il caldo insopportabile è stato il protagonista indiscusso...
Il ricordo del tracciato è completamente sbiadito, lavato via dagli anni di gare che hanno seguito quel duemilaquattro. Dopo i primi giri l'emozione è tanta e vengo nuovamente rapito dal fascino del toboga bolognese.
La compagnia è di quelle giuste e anche il caldo devastante non riesce a scolorire una bella giornata insieme. Più difficile la condizione di Cristina, Gaia e Alice che soffrono parecchio le condizioni climatiche.
Al termine della giornata dopo aver collezionato un buon 2.01.2 prendiamo la via del ritorno lasciando il fido Camper, ferito nel servo-frizione, in rimessaggio ad Imola vicino all'ingresso dell'autostrada per poi recuperarlo la settimana successiva quando saremmo ritornati in Romagna per disputare la gara. Tutti e sette sulla furgo-Zafira e via di ritorno a casa percorrendo la lunga A1 non molto trafficata (grazie all'appuntamento con la finale degli europei Italia-Spagna) ma tremendamente torrida.

La settimana di lavoro corre veloce ed il giorno del ritorno ad Imola arriva in un batter d'occhio. Il pensiero principale è rivolto al caldo ma un bel temporale a metà pomeriggio del venerdi mette tutte le cose apposto rendendo il clima decisamente gradevole, almeno fino alla domenica. Sono ancora una volta i commissari FMI a rendere il venerdì movimentato; Jeremy Sergio, sotto stress prima della consegna del cartellino, riesce a farmi saltare la colazione dei campioni... evento rarissimo di questi miei ultimi trentotto anni ma per assecondare il mio capo tecnico questo "sacrificio" passa in secondo piano.
Poco prima dell'ingresso del primo turno di libere giallo sul camper; si intravedono orme di sangue che vanno dalla cucina agli scalini. Poco più in la un Suxilo seduto su di una sedia con un sacchetto del ghiaccio sul piede e segnato dal forte dolore.
E' il risultato di un infortunio "domestico" causato dalla caduta di un grosso tagliere di legno sul pollicione del piede destro. Un dolore tremendo!!
Questo infortunio condizionerà tutto il week end ma fortunatamente non la guida grazie all'effetto adrenalina che saprà cancellare tutto...

Venerdi sera con l'arrivo di Cristina e Alice il mio umore vede un'impennata positiva che, a tratti, mi aiuta ad accantonare il forte dolore. Qualche antidolorifico e le gentili cure dello staff medico dell'autodromo (che in modo certosino mi bucano l'unghia per sgonfiare il "piedone") fanno il resto e per le prove ufficiali del sabato sono in gran forma.

Jeremy Sergio si occupa di tutto. Io devo pensare solo al mio piedone e a guidare.
Non conoscendo ancora bene i segreti di Imola sono un po preoccupato ma la politica "zerostress" mi fa entrare in pista sereno ma aggressivo al tempo stesso.
La frequenza del respiro con il movimento del diaframma che sale di giri, quel groppone allo stomaco che non molla la presa fino all'ingresso in pista, quello sguardo fisso nel vuoto fanno aumentare l'energia positiva necessaria per iniziare
al meglio
questa nuova avventura. Al termine del primo turno di qualifiche questa condizione mi regala un inaspettato terzo miglior tempo assoluto, con il crono di 1.59.5
I sorrisi mi accolgono al parco chiuso. Un emozione davvero unica! Siamo all'inizio del cammino verso la gara ma mi viene da dire che se il buongiorno si vede dal mattino quella di Imola dovrebbe essere una annunciare una splendida giornata.

Durante il turno appena concluso la #53 da qualche segno di insofferenza in fase di cambiata. Inizia lo studio del possibile problema. Inizia un nuovo momento di stress per Sergio...
Nel secondo turno, l'ultimo della giornata nel tardo pomeriggio, la fame di risultato non è la stessa del mattino e di conseguenza do l'addio alla prima fila perdendo la possibilità di partire davanti. La gomma più dura rispetto a quella usata nel mattino non aiuta a migliorare la prestazione e mi devo accontentare di una quarto posto vedendo i miei avversari migliorare sensibilmente e avvicinarsi alla mia miglior prestazione.
Ancora problemi al cambio che non mi rendono particolarmente tranquillo in vista della gara. Problemi che vengono amplificati dall'ennessima magagna.
Riportando la moto sotto al box Sergio si accorge di una anomala perdita d'olio. Proviene dalla forcella.
C'è olio ovunque... Questo spiega lo strano movimento nella velocissima discesa che porta alle acque minerali...
Sergio accusa nuovamente il colpo...

Imola by Foto CRI
L'ennesima visita al centro medico per curare la ferita al piede chiude ufficialmente il sabato di prove per dar spazio alla serata, per l'occasione volutamente passata nel paddock, e non fuori a vivere una delle "solite" cene del sabato sera...


Sento che queste abitudini e questa vita mi stanno sfuggendo di mano come un pesce appena pescato che non vuole farsi catturare. Per questo motivo con un po di malinconia addosso ho voglia di godermi quello che potrebbe essere l'ultimo sabato pre-gara nel paddock. Ho voglia di guardare le sue luci, respirare il suo odore, ascoltare il suo rumore passeggiando a mani in tasca tra le tende e i bilici che lo popolano con gli occhi lucidi di un bambino che non vorrebbe mai abbandonare il parco giochi ma che deve rassegnarsi perchè il momento di "andare" è proprio arrivato...

Continua...







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