Premier Cup 2011 ::: Round 5 Franciacorta 2/4
La 600 aperta apre il programma di gara, di conseguenza risveglio all'alba per riuscire ad essere pronto per le otto e trenta, orario in cui è previsto il primo turno di ufficiali. Sergio sveglio ancor prima per accendere le termocoperte e coccolare ancora un po la #53...
Troppi i pensieri che mi assillano prima di salire in sella. I 18°C e l'alta percentuale di umidità accrescono le mie paure e, dati i quattro turni programmati per la giornata, entro in pista lasciando la grinta sotto il cuscino.
Il box, appena sveglio, vede una nuova presenza: Pino ci ha raggiunti dimostrando anch'esso di non essere capace di stare lontano da questo magico mondo...
Una volta passata la linea della corsia box il consueto bacio al cielo apre questo mio ultimo appuntamento stagionale.
Sin dal primo giro in fase di inserimento ho l'impressione di perdere aderenza nonostante la pista sembri offrire il grip adeguato per spingere.
La mescola SC2 all'anteriore mi trasmette un buon feeling rispetto a quello provato il giorno prima ma un pessimo 1.15 alto rappresenta la mia migliore prestazione raggiunta solo dopo metà turno una volta acquisita una parvenza di fiducia.
Ho paura di andare in terra e buttare via tutto.
Paura avvalorata dalla caduta di Meschini, leader della classifica Premier il quale, davanti ai miei occhi dopo avermi passato alla staccata della seconda esse scivola al tappeto senza possibilità di controllo della sua CBR...
Al termine del turno nel parco chiuso sento i tempi degli altri: sono andati tutti fortissimo!
Sono undicesimo.
Sono demotivato...
Devo darmi una svegliata!!!
Il prossimo turno previsto, quello del Motoestate, servirà per capire le mie reali possibilità; le condizioni meteo decisamente più favorevoli devono farmi svegliare! Non ho più scuse!
Cerchiamo di sistemare ancora qualcosina sulla moto ma sono consapevole che le mie pessime performance non sono il risultato di un problema tecnico ma solo il frutto della "mia testa": ritornare in sella ad un mese dalla completa distruzione della #53 al Mugello non mi aiuta. L'innocua ma incomprensibile caduta del venerdi poi ha peggiorato un quadro psicologico già traballante sin dall'inizio del week end.
Franciacorta è la gara di casa e negli anni precedenti sono sempre riuscito a preparare bene questo appuntamento effettuando diversi turni di libere le quattro settimane precendenti la gara. In questa occasione digiuno totale...
In attesa dell'arrivo delle mie splendide donne ne approfitto per fare colazione e distendere i nervi.
L'idea del loro arrivo mi trasmette serenità. Mi sento già meglio...
Passando dal box
sono spettatore del frenetico via vai di Sergio, Ivano e Co. alla ricerca dell'Hayabooster GRT.
Non si trova più. Pensiamo ad un furto.
Come i miei compagni di viaggio sono sdegnato e schifato dall'eventuale episodio...
Pratica Breafing obbligatorio
pensando allo scooter...
"- Gio, ma sai che ci hanno rubato lo scooter?" sedendomi di fianco a Giordano nella saletta
"- Ma va là..." risponde lui "qualcuno se lo sarà dimenticato da qualche parte..."
"- Maddai, chi è così stordito da dimenticarselo in giro??" concludo.
...nel frattempo continuo a pensarci e, velatamente, provo a considerare l'ipotesi evidenziata da Giordano.
Mi tocco le tasche dei jeans...
Tiro fuori una chiave...
Nooooooooooooo...
Lo stordito sono io! Ricostruendo l'episodio mi rendo conto che dopo aver ritirato i tempi alla palazzina della direzione gara mi sono fatto distrarre dalla consultazione e sono ritornato al box a piedi lasciando l'hayabooster in giro...
No comment!
Il successivo turno di qualifiche è ormai alle porte.
Dopo aver giocato un po con le mie bimbe mi preparo, supportato dalla mia splendida assistente: Alice.
Il rientro in pista mi vede più sereno e anche il risultato lo testimonia: 1.14.7 con gomme usate e una moto molto più simile a quella usata fino ad Agosto con le Dunlop.
Anche se sono lontano più di un secondo dal mio best lap intravedo una certa positività in vista dei prossimi turni soprattutto in considerazione del fatto di essermi tenuto "in tasca" un po di margine.
Doccia rilassante e trepidante attesa per il turno più importante della giornata, il secondo della Premier Cup nel quale devo assolutamente migliorare quel penoso undicesimo posto...
Gaia in sella al suo splendido triciclo di Hello Kitty scarrozza sprezzante del pericolo all'interno del paddock, sospinta dal suo "pàppà" autentico padrone del mezzo a tre ruote al maniglione collegato ad esso...
La piccola è alle prese con la lezione di guida numero due: "il manubrio, questo sconosciuto!"
Provo a mangiare qualcosa ma non riesco. Ho lo stomaco letteralmente chiuso.
E' il momento di entrare in pista. Mi sento decisamente meglio! Aggressivo...
Ancora una volta il sentito bacio al cielo e dentro verso la prima curva. Abbasso la visiera... adesso voglio fare sul serio!
La SC0 montata al posteriore mi trasmette un ottimo feeling così come la SC2 anteriore nonostante i 20 giri all'attivo!
Inizio a forzare e già al secondo giro abbatto il muro del quindici riuscendo a girare costantemente sul "quattordici basso".
1.14.2 il miglior giro che vale la settima posizione sulla griglia davanti al capo classifica, nonchè detentore della Premier CUP 2010, Mescoy Meschini;
l'aspetto più importante nel leggere questo risultato è il fatto che il tempo sia uscito senza effettuare nessun giro "alla morte" ma cercando di capire come sistemare la ciclistica della #53 durante tutto il turno...
L'anteriore mi da comunque qualche piccolo problemino e insieme a Sergio e Alberto cerchiamo di correre ai ripari. Dopo la sosta al box nel giro di lancio vengo passato da Diego Giugovaz. Provo a seguirlo. Nonostante le sue traiettorie siano completamente diverse dalle mie riesco a non perdere molto terreno lungo quasi tutto il circuito.
Nell'accelerazione del tornantino a sinistra però la differenza è imbarazzante. Nessuna giustificazione tecnica a riguardo... solo una considerazione: lui gira il gass senza pietà e io no!!! Ecco dove sta quel secondino abbondante al giro che mi ha rifilato.
Il rientro al parco chiuso è decisamente diverso rispetto al primo turno. Sono soddisfatto. Sorridente. Mi sono divertito. Mi sento più vicino a quel 1.13.5 fatto con la gomma da tempo lo scorso anno...
Aspettando il secondo turno del motoestate decido di ascoltare il consiglio di Alberto, di cui ho molta fiducia, che vuole modificare la moto montando una molla del mono più morbida e variando di conseguenza l'altezza delle sospensioni. Sono scettico ma il turno del Motoestate serve a preparare la moto per la gara della Premier pertanto ben vengano i test...
In attesa scambio due chiacchiere con Meschini, Bonecchi e Falaschi... avversari in pista e persone molto piacevoli nel paddock!
Nonostante la condizione delle gomme disastrosa (l'anteriore ha percorso più di trenta giri) la modifica di assetto si rivela azzeccata e viene promossa a pieno titolo per le gare della domenica.
1.14.7 anche nel secondo turno mi permette di partire dalla quinta casella dello schieramento.
L'aspetto più importante di questo impegnativo sabato di prove ufficiali è l'aver ritrovato la fiducia necessaria per stare in sella. Questa caratteristica rappresenta la mia più grande soddisfazione al di la dei tempi realizzati, ancora lontani dalle mie aspettative per questa gara.
Dopo l'ennesima doccia rilassante mi concedo alle mani del fisioterapista che, per la prima volta da quando corro, ha deciso di allestire un gazebo sotto il quale passeranno praticamente quasi tutti i piloti della manifestazione
per distendere i muscoli dopo le fatiche in sella.
Una splendida idea apprezzata dal paddock visti gli orari del povero "maneggiatore" fino alle dieci di sera alle prese con olio e massaggi...
Prima di uscire dal circuito per recarci in un meraviglioso ristorantino per festeggiare il compleanno di Luca mi concedo un inizio di giro in pista con entrambe le mie "meraviglie"; in questa occasione, a differenza del Mugello, l'esperienza è durata solo fino alla prima staccata ma le due ragazze non hanno mancato di stupirmi alle prese con vie di fuga e cordoli...
Al rientro nella pit.lane ci fermiamo ad osservare Giugovaz protagonista di un mini incontro di box per allenarsi in vista del suo prossimo incontro sul ring. Il pilota "picchiaduro" veloce tra i cordoli e scattante coi guantoni...
Quale occasione migliore per Alice per fare amicizia con sua figlia, Sveva, con la quale passerà gran parte del week end...
L'arrivo al ristorante è da sogno. Un posto davvero incantevole..
Un prosecchino all'aperto godendo di questa estate che non vuole saperne di concludersi nell'attesa dell'arrivo di tutti gli ospiti di Luca prima di spostarci all'interno del locale.
Scenario incantevole che va in contrasto con la qualità del servizio al tavolo; lentezza imbarazzante a mo di matrimonio che non ci aiuta vista la condizione di Gaia (addormentata nell'ovetto) e Alice letteralmente distrutta dalla stanchezza...
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