Motoestate 2010 ::: Mugello 25 aprile 3/3
Replicato il setting notturno sul lettone del camper e, anche sabato notte notoriamente più "agitato" degli altri giorni di gara, mi regala una ronfata galattica. Il risveglio a mo di "orso bruno post letargo" con tanto di occhi gonfi e voce da trans mi trasmette molta serenità e fiducia.
Vivo bene il pre-gara. Mi sento molto aggressivo nei confronti del "semaforo rosso" e il MUST della mia è partire bene e entrare alla S.Donato più avanti possibile possibilmente alle spalle di Whomer, mio compagno di squadra che parte la davanti in prima fila.
Più passa il tempo e più la tensione inizia a farsi sentire.
In passato, nelle prime gare, vivevo negativamente questa tensione che mi rovinava la domenica prima della partenza invece negli ultimi appuntamenti sono sempre riuscito a capitalizzare questa tensione e viverla "bene", come un momento unico, speciale, che solo questa atmosfera può trasmettermi.
Dopo un piatto di pasta in bianco decido di prendermi
un po di tempo per entrare in clima gara.
L'inverno passato in palestra ad allenarmi ha permesso di riavvicinarmi alla musica e la musica in questo duemiladieci voglio che mi supporti il più possibile prima di ogni gara.
AC-DC durante l'inverno in palestra e AC-DC anche prima della gara. I sospironi derivanti dalla tensione si trasformano in energia positiva grazie alla carica della musica rock che mi entra nell'anima. Emozione che si avvicina molto a quella trasmessa dalla moto nelle guida in pista; emozione che scatena adrenalina...
Durante l'inverno nelle sedute di allenamento si è risvegliato quello spirito rockettaro di qualche anno fa; in più di un occasione in palestra ho dovuto reprimere la voglia di "pogare" contro il vicino di tapis roulant, ricordando "i bei tempi" del Rolling Stone.
A pochi minuti dalla partenza, seduto al fianco della #53 con Ac-Dc nelle orecchie, adrenalina e tranquillità mischiate assieme... un'emozione nuova mai provata fino ad ora!!!
Durante le prove dei giorni precedenti la #53 ha accusato un problemino all'ammortizzatore di sterzo Ohlins rotativo. Dopo aver cercato di sistemarlo e dopo aver subito "la cazziata" di Alberto, Sergio & Co decidono di cambiarlo acquistandone uno da Andreani. Settaggio standard ma non mi preoccupa più di tanto prima della partenza. Sono rilassato...
Rilassamento che migliora vedendo gli amici del Motoclub Osio Sotto Danilo, Andrea e Beppe che ci hanno raggiunto in compagnia delle relative "consorti" per gustarsi la gara della 600 aperta cogliendo l'occasione per farsi un piacevole motogiro tra le colline toscane.
Finalmente è ora di entrare in pista.
Affido il lettore Mp3 alla mia dolce metà che lo custodirà gelosamente (facendolo poi finire in lavatrice insieme all'abbigliamento...).
Fuori dalla corsia box grosso bacio al cielo e ancora una volta in piedi sulle pedane... Urlaccio sotto il casco e giù la visiera.
La mia gara è iniziata
!
Arrivo in griglia. Emozionante come al solito. Passo in mezzo a tutti i piloti fino a raggiungere la terza fila. Il GRT al completo mi aspetta.
Su la moto sui cavalletti. Termocoperte. Un lungo sospiro.
Mi guardo in giro; Omar è la davanti in prima fila! Punto il mirino sul suo codino. Dietro di me Alberto. Il GRT c'è...
Cerco di trovare la concentrazione. Il tempo scorre veloce senza che io me ne renda conto. Qualche foto, la mano sul pancione di Cristina. Che bello. Anche la nostra seconda bimba in griglia ancor prima di venire al mondo...
Fuori tutti.
Via le termo, giù la moto dai cavalletti. Si parte. Partenza lenta, sfilato da tutte le moto. Tutti "infiammatissimi" nella partenza per il giro di ricognizione; io no! La partenza non è questa. Studio il punto di frenata in vista del primo giro. Percorro lento i cinque chilometri del toboga toscano...
Arrivo quasi per ultimo in griglia al fianco di Alberto a cui porgo la mano per fargli il mio in bocca al lupo per la sua prima gara.
Ci siamo. Il cuore inizia a battere forte... Adrenalinaaaaaaaa.
Attimi che sembrano eterni.
Si spegne il semaforo, Viaaaaa...
Scatto bene...la ruota anteriore piantata a terra...seconda terza quarta...
fino ad arrivare alla staccata. Resto esterno mi infilo e percorro in buona posizione la S.Donato.
Missione 1: compiuta!
Dopo due curve sono già incollato al codino di Whomer.
Adesso, come direbbe il mitico "zio TavaSS" (per come lo chiama la piccola ALice"), devo "fare il compitino" e guidare come studiato a tavolino...
Non mi è difficile; seguire Omar mi aiuta...
Termine del primo giro... staccata decisa alla bucine, guadagno metri...subito il gass "in mano", testone all'interno e, il prima possibile, verso il full throttle...
Poco prima di rialzare le moto la #53 affiancata alla sorella, Suxilo schiacciato in carena...
Non riesco a passare, mi metto in scia...
Turbolenze...gass a martello...quinta...sesta prima del traguardo...mi affianco poco prima dello scollinamento, Omar resta in mezzo alla pista, non so dove passare...provo esterno prima della staccata della bucine...
Siamo appaiati, Omar tutto ingrugnato dentro al plexi marchiato 74 non si accorge di me...
Lo curo...
Frena lui, dopo una frazione di secondo freno io...
Si porta ancora più esterno...io non mi posso più spostare, c'è l'erba...
Sento il contatto con la mia tuta... mollo i freni e giro largo... tiro due porconi all'incolpevole Omar ma l'adrenalina e la voglia di andarlo a prendere cancellano tutto e alla staccata della Materassi sono ancora li a mordergli il codino.
Gli sto dietro per un giro.
Mi accorgo che scendo molto più forte dalla Casanova...
Al giro successivo terza marcia fuori dalla materassi, gass spalancato...
TRRRRRRRRRR... breve accenno di limitatore prima di toccare il freno e buttarsi dentro alla casanova.
Quarta marcia nel cambio di direzione e ancora una volta gas "pieno"... Vedo il codino della #74 avvicinarsi sempre più mi porto esterno alla Savelli.
All'arrabbiata uno sono davanti...
Penso ad imporre il mio ritmo ma ancor prima di entrare nell'arrabbiata due Omar è ancora davanti.
Un osso duro il vecchietto...
Lo seguo. In alcuni punti sono più veloce, in altri siamo uguali ma non perdo da nessuna parte avendo il suo riferimento davanti ai miei occhi.
Dopo qualche giro nel cambio di direzione della scarperia-palagio si alleggerisce l'anteriore e l'ammortizzatore di sterzo non settato alla perfezione non fa il suo lavoro; sbacchettata e sono costretto a chiudere il gasss...
La scritta Whomer#74 sulla bianca Gimoto si allontana sempre di più e vengo passato anche da Marangon un pilota Honda della categoria "stock".
Dopo qualche curva gli sono ancora davanti e alla staccata della S.Donato sono ancora una volta "nel codino" del mio compagno di squadra.
Stessa mossa alla Casanova Savelli e ancora una volta il vecchietto non molla e non mi fa passare...
Decido di cambiare strategia per il mio attacco.
Nel frattempo arriva anche un arrembante Giannini che a suon di staccate da panico si infila nel gruppetto capitanato da Omar.
Alla Bucine, il giovane pilota ex Team Project 360 dell'accoppiata Bellini-Cherubini, si rende protagonista di una staccata "al limite" entrando un po troppo cattivo e costringendomi a rialzare la moto per evitare la collisione per poi ripassarlo all'interno e riprendere la mia linea.
Giochi che pian piano mi fa perdere il contatto con il mio "traino" che lentamente prende metri di vantaggio.
Lascio che i tre davanti a me si scannino tra di loro e mi estraneo dalla lotta; Giannini è protagonista di due traversi preoccupanti in accelerazione e decido di stragli lontano per non essere coinvolto in un eventuale scivolata
Inizio a girarmi all'uscita delle esse per controllare la situazione alle mie spalle.
Vedo Tavella che arriva incarognito dentro al cupolino della sua Honda.
E' ancora lontano ma io inizio a sentire i primi segni della fatica.
Mancano due giri..
Tengo duro.
Tavella mi passa...provo a fare qualche curva dietro di lui. Riesco a seguirlo ma il dolore alle braccia è troppo forte per rischiare di buttare tutto all'aria. Non riesco più a guidare come vorrei...
Vedo il codino del veloce Tavella che si allontana.
Sono impotente...
Il cartellone al muretto che per tutta la gara diceva "Suxilo#53 - P3" ha cambiato il suo aspetto. "Suxilo#53 - P4" è quello che dice ad un giro dalla fine...
Sconsolato mi accontento e lascio svanire un sogno; nonostante tutto quello del Mugello diventerà il mio miglior risultato della mia giovane carriera motociclistica...
Peccato. Peccato davvero per un risultato che credevo non potesse togliermi nessuno. Risultato che se fossi stato assistito dalla forma fisica sarebbe stato sicuramente mio ma è inutile recriminare.
Arriverà il giorno in cui riuscirò a fare una gara intera ad alto livello. Fino ad allora mi accontenterò di quello che arriverà...
Gara che comunque regala innumerevoli soddisfazioni per il GRT che alla prima uscita guadagna un ottimo secondo posto nella categoria 600 aperta con Whomer alias Omar Pina autore di una prestazione davvero maiuscola. Quarto posto per Suxilo alias Ilario Ognibene quarto nella categoria 600 aperta e il giovane Alberto Butti quinto nella categoria 600 stock alla sua prima gara in carriera.
Ottimo settimo posto finale della categoria 600 aperta per l'amico Rizzo autore di un ottimo best lap 2.04.7 nonostante aver partecipato alla gara competamente a digiuno da Mugello. Bravo GIGI...
Una nota dolente chiude la splendida domenica di gare. Frattura dello scafoide per l'amico Giordano schierato nella categoria Open in sella alla sua splendida Honda che lo scaraventa terra alla seconda curva dopo il via...
Si conclude uno splendido week end viziato da condizioni meteo pessime che non hanno permesso di goderci la meraviglia del Mugello e del suo splendido paesaggio. Anche le condizioni di salute della piccola Alice non hanno permesso di trasformare quella che sulla carta sarebbe dovuta essere la trasferta più bella dell'anno.
Un ringraziamento particolare a Sergio e Gazza che, prendendosi cura della #53 ferita dalla caduta di fine stagione in Franciacorta, hanno rimesso a nuovo la mia fida compagna mettendomi a disposizione una moto fantastica e performante grazie anche al prezioso supporto motoristico di Ambrogio Arzuffi che durante l'inverno si è preso amorevolmente cura del cuore Yamaha. Un ringraziamento anche a Puppa capace di seguirmi lungo tutto il percorso di preparazione all'esordio stagionale e presente fin dal venerdi sul campo di gara. Un grazie speciale anche a CRI che, anche col pancione, non sa fare a meno di starmi vicino e di viziarmi durante tutto il week end e non; sarà un "vizio di famiglia" ma la sua passione e il suo attaccamento a questo sport è palpabile e unico.
Prossimo appuntamento sulla pista di casa, il 06 giugno a Franciacorta. Il GRT sarà sicuramente orfano di Cristina e sarà per me una mancanza "importante" ma questo deficit sarà presumibilmente il risultato di quello che diventerà il secondo più bel giorno della mia vita...
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