Motoestate 2009 ::: Franciacorta 19 luglio 2/3
Dopo una nottata non perfetta, viziata da una sveglia alle quattro del mattino per scendere dal camper e curare il comportamento del gazebo strapazzato ancora una volta dal forte vento, la "colazione dei campioni" è quello che ci vuole per prepararsi al primo turno di prove in programma a metà mattinata. I temporali che hanno colpito il nord Italia hanno abbassato la temperatura e la paura del caldo afoso sembra essere scongiurata! Un giro in cima alla collina a rubare qualche segreto di guida a "quelli bravi" prima di prepararmi al primo "esame".
L'amicizia si dimostra con tanti piccoli gesti e la veloce visita di Tavaz, Chobbo, Master e Berry (Motoridens sulla via del motogiro in Trentino) è uno di questi; nonostante l'estetica è bellissimo incontrare, a sorpresa, il Chobbo sotto il gazebo GRT il quale anticipa l'arrivo imminente degli altri pazzi scatenati. Questo è lo splendido ricordo della loro fugace apparizione.
Anche Puppa nella duplice veste di membro Motoridens e importante uomo di supporto GRT si unisce al gruppo, passando insieme a noi tutto il sabato per poi, purtroppo, abbandonare la compagnia un tarda serata...
Durante la mattinata altra piacevole visita! Katia & Family per assistere al primo turno di prove ufficiali e per godere del positivo clima che il paddock trasmette. Il piccolo Francesco completamente a suo agio in compagnia di Alice si fa coinvolgere a pieno dal clima e sosta per qualche ora all'interno della "Scuola Materna GRT" prima di recarsi sugli spalti per farsi "trapanare" le orecchie dal rombo dei 4T...
Le condizioni meteo sono quelle giuste; scongiurato il pericolo pioggia, il clima nuovoloso aiuta contro l'affaticamento da caldo eccessivo, tipico di questa stagione. Tutti pronti al cancello di ingresso pista; la nostra posizione di privilegio all'interno del paddock ci permette di aspettare l'ultimo momento prima di varcare la soglia...
E' il momento! Via le termo (gentilmente prestate da Danilo) e dentro...
Lascio la corsia... bacio al cielo. In piedi sulle pedane, un urlaccio forte (ma non abbastanza) sotto il casco; girandomi per controllare i piloti in arrivo alla staccata mi accorgo di avere alle mie spalle il "fluorescente" Danilo. Appena davanti a me Pagnoni, altro pilota del Motoclub Osio sotto e... stretto nella morsa di due Honda provo a raggiungere quella avanti a me per farmi "tirare".
Pagnoni èx pilota del CIV da sempre veloce inizia subito a spingere e io con lui. Mi attacco al suo codone e cerco di non fare l'errore fatto al Mugello dove, perdendo il contatto fuori dalla Bucine ho perso anche la possibilità di fare un buon giro!
Sono incollato. Dopo un primo giro di riscaldamento ci schiacciamo sotto il cupolino per affrontare il rettilineo di partenza e dare il massimo...
Lungo il percorso mi accorgo di essere più veloce di Bruno ma non lo passo...
Attendo dietro di lui...
Aspetto che si metta a spingere forte per attaccarmi alla "carota". Anche nel secondo giro mi accorgo che è un tappo per il mio passo! Incredulo decido di passarlo e andare via da solo!
Sono solo con la pista libera. E' arrivato il momento di fare "i conti"...
Provo a spingere forte... il più possibile.
La moto va bene ad eccezione del cambio di direzione alla prima esse dove non copia totalmente le buche lasciate dalle auto! Perdo fiducia ma cerco comunque di spingere il più possibile. Miglioro giro dopo giro vedendo sul display diversi 1.15 fino a vedere il migliore dei tanti... 1.15.0
Prendo coraggio. Ci credo... Mi esalto!!!
testa ancora più incassata nel cupolino e gass "a quattro mani"...
Staccata della prima curva...dentro a destra, gran piega... testone e busto il più possibile all'interno della curva, gass in mano e subito spalancato per raggiungere la successiva destra. Largo sul cordolo...staccata decisa e "dentro" ancora in piega verso la seconda a destra. Subito il gass in mano per arrivare veloce all'ingresso della prima esse! Largo sul cordolo per sfruttare ancora meglio i metri disponibili per l'ingresso...
Dentro forte, cambio di direzione...vibrazione sull'anteriore e ancora gas per "volare" fuori dalla esse. Breve rettilineo. Staccata violenta e ingresso "tirato". Gas in mano, cambio di direzione l'anteriore si alza e apertura "di seconda" con rispetto fino al tornantino.
Giro perfetto fino ad allora...
Accelerazione nella difficile sinistra fuori dal tornantino, ingresso deciso nella successiva SPLENDIDA destra, e ancora il gass "in mano", letteralmente sdraiato in terra per uscire il più forte possibile. Cordolo, staccata violenta e... "orecchie in terra" per la successiva a destra da novanta gradi. Sospinto dall'adrenalina e convinto di percorrere un ottimo giro spalanco il gass per guadagnare centesimi...
Rettilineo...
Mi porto esterno, quasi nell'erba...
Centoquaranta metri... staccatona violenta, la moto si mette di traverso... inserisco...
Con gli occhi che escono dal casco e il cuore che pulsa a 150 battiti al secondo...
...sento il frastuono di una scalata alla mia destra; dopo un centesimo di secondo vedo una ruota "entrare" all'interno della mia traiettoria mentre io sto impostanto la curva. Mi sta buttando fuori, sono costretto a rialzarmi...cercando comunque di girare al tornantino...
Non ci riesco perchè non c'è più posto!
Vado largo.
Sfuma il mio giro veloce. Il migliore.
Parte un "vaff"...
L'autore della manovra al limite era Iron Frank alias Franco Battaini per l'occasione Wild Card nella mia categoria. Quello che all'inizio avevo ritenuto una mossa azzardata di un pazzo, dopo qualche giro si è trasformato in uno stimolo e un incentivo per provare ad andare ancora più forte.
Ormai il tempo di questo primo turno sta per finire...
Mi fermo al box per cercare di sistemare il problema alla forcella nella prima esse.
La moto non riparte.
Bandiera a scacchi.
1.15.0 che vale l'undicesimo tempo è il risultato di questa prima sessione. Insoddisfatto ma consapevole di poter andare molto più forte di cosi dopo qualche minuto di relax vado a farmi una doccia per lavare via l'odore della fatica!
Anche se difficilissimo riesco a non farmi tentare dal "Salamella Moment"; vagonata di panini farciti di salamella transitano sui tavoli del GRT. Per me un piatto di piasta in bianco per seguire (ogni tanto) la "dieta dei campioni"... in vista del secondo turno di ufficiali. Qualche patatina fritta rubata dal piatto di Alice rappresenta l'unico "sgarro" prima di rimettere tuta/casco e guanti.
Piacevole visita di Marcello alias Gattobastardo scortato dalla piccola Carlotta. "Scuola Materna GRT" che si ripopola dando l'opportunità ai rispettivi papà di scambiare quattro "sane" chiacchiere a stampo motociclistico.
Un oretta di importante relax e meditazione sul caldo lettone del camper prima di vestire gli abiti da "pseudo-pilota". AC-DC nelle orecchie per trovare la "carica" per affrontare in modo migliore il secondo turno di ufficiali. Il rock ha sempre i suoi lati positivi e sento di avere la "cattiveria agonistica" giusta per risalire in sella.
Scalpito. Casco in testa e seduto sulla sedia attendo il mio turno.
Sono fermo ma dentro di me sento un grosso movimento...
E' il mio turno.
In piedi sulle pedane e un urlo, ancora più forte di prima, fa esplodere tutta la mia voglia di dargli il gass. Ancora una volta Pagnoni davanti a me... e ancora una volta rappresenta un freno alle mie prestazioni. Decido di passarlo e di scappare da solo dopo qualche curva dietro di lui.
Testa dentro nel cupolino, "incarognito" come non mai...cerco di spingere forte, il più possibile. Cerco di anticipare "ovunque" l'apertura del gas, facendo "girare" la moto con il corpo ogni qual volta si ostinava ad andare larga.
Mi sento di andare forte.
Guardo il crono...
Al secondo giro IronFrank alla prima staccata ripete la stessa manovra che ha compiuto nel primo turno; allora è un vizio!!!
Ancora più motivato rientro in pista e la rabbia mi fa abbattere il muro dell 1.15 portandomi sul passo dell 1.14 per diversi giri. 1.14.2 il migliore...
A metà turno ho la fortuna di trovarmi davanti Castellani... Esco dall'ultima curva e mi appiattisco in carena per sfruttare tutto il possibile per stargli attaccato!
Nella prima parte del circuito rimango vicino senza perdere nulla...
All'uscita della prima esse guadagno metri e l'effetto ottico mi "carica" ancora di più!!
Staccata forte dentro alla seconda esse e apro il gass presto... anzi ancor prima di "presto"!!!
Vedo il codino della CBR vicino... lo seguo... staccata del tornantino...
NOOOOOOOOOOOOOO...
Largoooooo!!!!
Ho buttato via un giro buono, buonissimo! Almeno da 1.13 "sporco".
Ma sono felice e soddisfatto comunque. Rientro al box. Sento un po di stanchezza, non ha senso continuare a spingere...
Finalmente sono soddisfatto della mia performance.
Ogni tanto mi capita...
Ma siamo solo all'inizio. Quello che conta è il risultato in gara...
Staremo a vedere.
Relax, doccia fredda, ultime cure alla #53 e... ci si avvia al momento più importante del sabato... "grigliata moment".
Una quindicina di persone sotto il gazebo GRT a gustare le delizie cucinate da Sergio, magico gestore delle due griglie cariche di carne e verdure. Nel frattempo manovre di affettamento salami di vario tipo a tavola in attesa che la carne fosse pronta. Buon vino, birra e qualche bibita ad accompagnare una serata davvero piacevole, a tratti silenziosa causa "bocca piena"...
un momento di unione e di star bene che vale forse di più della gara in se stessa. Questo è quello che offre il paddock e questo è quello che offrono le persone che popolano il gazebo GRT. Per questo è doveroso l'ennesimo sentito ringraziamento...
Con la pancia piena e la digestione ancora da avviare veniamo richiamati all'ordine dalla Whomer's Company che ci invita, come da programma, a prendere parte alla BATTAGLIA sui KART ELETTRICI.
Gazza, Puppa, Whomer, Ivo, Abati Jr., JohnnyMc alcuni dei partecipanti alla grande SphiTa!
Un'autentico massacro, non tanto per la bagarre in pista, quanto per la devastazione fisica che quei "robini" comportano! Braccia distrutte...
Terzo tempo nelle prove ufficiali, sospinto da un Kart con prestazioni umane...e settimo tempo in gara penalizzato da una "ciofeca" a quattro ruote che non ne voleva sapere di fare strada...
Peccato. Resta il divertimento di una serata passata in compagnia di gente davvero piacevole.
Un buon caffè e ancora un po di chiacchiere sotto al gazebo concludono la giornata; qualche coccola ad Alice sdraiati sotto al silenzioso Gazebo di Danilo rappresenta l'epilogo romantico di una rumorosa giornata carica di emozioni; come la calma dopo la tempesta mi è impossibile non fermarmi ad osservare il nostro piccolo "terremoto" cadere stremata dopo una giornata di divertimento all'interno di un mondo che sembra essere sempre più cucitole addosso...
Riposa piccola Alice che il domani arriva...
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