Motoestate 2009 ::: Varano 31 maggio 2/3
Alice, a casa da qualche giorno causa SCARLATTINA, dopo qualche misurino di antibiotico guadagna il nulla osta per raggiungere papà in autodromo, accompagnata dallo zio Gazza, mamma CRI e nonna Gloria; ecco riformato il team ufficiale 2009 con la sola mancanza di Puppa il quale per una volta sveste i panni di uomo-supporto GRT per rivestire tuta casco e guanti e dare gass tra i cordoli della lontana Rijeka! Bravo Paul...
Il programma ufficiale ci informa che la classe 600 aperta disputerà entrambe le sessioni di prove ufficiali durante la giornata di sabato pertanto sfumata l'idea di effettuare un ulteriore turno di libere al mattino per preservare la forma fisica.
Lunga coda per le verifiche pregara prima di iniziare la l'attesa del primo turno di cronometrate previsto poco dopo le quattordici e trenta.
Nel frattempo arrivo di Alice & Co. e il gazebo GRT si colora di una nuova luce; le mie donne sono parte di me e stare lontani rappresenta un'evidente mancanza. Ritrovarle in questo sabato mattina riaccende anche in me una luce diversa e una spinta emotiva non indifferente.
Veder brillare gli occhi di Alice correndomi in contro non appena scesa dalla macchina è un'emozione a dir poco indescrivibile; un vuoto allo stomaco magicamente colmato...
Tutto passa in fretta in attesa del primo turno di ufficiali; qualche incognita dopo i problemini del venerdi ma una volta vestita la nera e logorata tuta Gimoto si entra nel clima giusto; quello delle prove cronometrate quello in cui la tensione positiva accende la grinta necessaria per cercare di andar forte il più possibile senza alcun risparmio...
Via le termocoperte...
Dalla nostra posizione nel paddock vediamo le prime moto entrare in pista uscendo dalla corsia box. E'arrivato davvero il momento di dargli il gas. Ingresso in pista, bacio al cielo e urlo liberatorio per cercare di scorporare la tensione dalla carica adrenalinica. Ci siamo!
Testa schiacciata dentro al cupolino e gas spalancato!
Dopo qualche tornata inizio ad innervosisirmi e ad influenzare anche la mia guida che riflette il mio stato d'animo.
La moto si muove molto soprattutto in accelerazione. La SC0 che dovrebbe garantire un grip esagerato sembra non fare il suo lavoro e ogni accelerazione durante l'apertura completa del gas vede costantemente il retrotreno scivolare...
Anche nei cambi di direzione la moto è nervosa. Non mi è possibile inserire la moto senza essere condizionato dai movimenti nei cambi di carico...
Non riesco ad effettuare un giro "pulito". Quando non trovo nessun pilota più lento davanti a me, sono io ad effettuare qualche errore perdendo l'occasione buona!!!
...metà turno: la sensazione in sella è quella di guidare "alla morte", impiccatissimo! Mi aspetto un tempo sensazionale intorno al 1.10... guardo il crono e il mio best è 1.12.18... guardo il cartellone dei tempi e vedo P 14... CI DEVE ESSERE QUALCHE ERRORE; CI DEVE ESSERE QUALCOSA CHE NON STA ANDANDO COME DEVE ANDARE...
Staccata... chiudo il gas... rallento... "sotto il casco parole impronunciabili" lungo tutto il giro di rientro...
Dentro di me il nervoso sale, logora, rovina tutto!!
Diamo precarica alla molla posteriore.
Rientro in pista...
La moto migliora in accelerazione, non nei cambi di direzione; troppo nervoso...e finisco il turno senza migliorare quel dannato 1.12.1
Rientro sotto il gazebo; sono nervoso, vorrei spaccare tutto!
Lentamente riprendo lucidità e con lei anche la serenità. Le ore che mi separano dal secondo turno di ufficiali mi fanno capire che il mio atteggiamento sta andando nella direzione sbagliata.
Inizio a sentirmi stupido, ridicolo e ho la sensazione che il mio atteggiamento sia assolutamente fuori luogo ed inutile. Farmi un giro nel paddock e riflettere ha un effetto purificatrice per il mio stato d'animo.
Puntualmente sento il ronzio di un Booster cavalcato da un capellone dalla giovane età: "...Quanto hai fatto ILO?" con il sorriso stampato in bocca e un movimento nervoso e ondulatorio seduto sulla sella.
" 1.12.1..." rispondo amareggiato.
" 1.10.7... ti ho battuto, ti ho battuto!!!" accentuando l'ondeggiamento in sella.
Attimo di silenzio, fuoco che mi arde dentro e censura al primo pensiero che mi passa per la testa...
" Complimenti NICO. Sei andato davvero forte..." rispondo fingendomi sereno e tranquillo!
Il ragazzino è Nicolò, Nicolò Lagiongada al primo anno di esperienza sulla 600 ma con un potenziale enorme nel suo polso destro. Orgoglioso di averlo visto con il marchio GRT sul petto e comunque felice per le belle prestazioni che sta effettuando in questo 2009, al di la di tutti i dualismi un po' impossibili dovuti ai vent'anni circa di differenza all'anagrafe.
Il ragazzino che sbeffeggia il vecchietto: un vecchietto che vuole sempre di più dalla sua stagione ma che non si sta rendendo conto che i tempi vanno fatti in sella e non sotto il gazebo; anche questo episodio mi fa riflettere durante la mia passeggiata tra i rumori del paddock!
L'ingresso in pista per il secondo turno di ufficiali è completamente diverso. Meno nervoso, differente carica emotiva e più tranquillità; voglio provare a guidare diversamente, in modo più pulito e più istintivo senza impormi nulla... in sostanza guidare come nel 2008!
Inizio a spingere, i miei movimenti in sella risultano più dolci, più armonici e meno nervosi ma il nervosismo è trasmesso dalla moto che si muove nelle accelerazioni e nei cambi di direzione.
L'anteriore mi trasmette poca fiducia; ogni volta in cui provo a "spingere" sento l'anteriore chiudere drasticamente e giro dopo giro perdo lentamente feeling.
Sosta ai box, ancora due giri di precarica molla posteriore, giù la visiera e gasss...
La modifica sortisce dei miglioramenti sostanziali in fase di accelerazione e nei cambi di direzione. Spalancando il gas la moto scivola meno e nei cambi di direzione risulta precisa e "meno ballerina" tanto da permettermi di inserire la moto come voglio.
Questo miglioramento accentua ancora di più i problemi all'avantreno dove la moto risulta ancora più instabile e continua a "chiudere" sia negli inserimenti che in percorrenza. Un grosso rischio in fase di inserimento alla curva ics, unito alla stanchezza mi consiglia di mollare il colpo accontentandomi dell'ennesimo 1.12.1 che vale la quarta fila in griglia.
Delusione e sconforto è questa l'emozione che provo seduto sulla verde seggiola una volta raggiunto il gazebo...
In questa occasione la delusione non è tanto per aver guidato male quanto per il non essere in grado di risolvere i problemi che mi hanno attanagliato. Rapportandomi alla scorsa stagione tutto veniva più facile e senza andare in contro a tutte queste difficoltà di set-up della moto.
Qualcosa è cambiato...
Diverse le consulenze prima di sederci sotto ad un tavolo per consumare la meritata cena; pareri e i consigli che sanciscono una sentenza prima dell'arrivo della sera. Precarica molla anteriore e chiusura del freno in estensione della forcella anteriore sono le modifiche effettuate "al buio" per la gara.
Peggio di così è impossibile andare quindi la modifica dell'ultima ora risulta l'unica soluzione plausibile per affrontare la gara con uno spirito differente...
Piacevolissimo dopo cena sotto il gazebo GRT. Le ore volano chiacchierando piacevolmente in compagnia dei "Lagiongada", Perego e di papà Pagnoni & Family davanti ad una buona bottiglia di spumante che alimenta pittoresche chiacchiere da paddock che ci portano a letto dopo la mezzanotte accompagnati da un piacevole sorriso sul volto.
Quello di sabato sera rappresenta forse uno dei più bei momenti passati fino ad ora a testimonianza del fatto che il "clima da paddock" talvolta rappresenta il vero valora aggiunto delle trasferte in pista...
Sarà difficile, un giorno, rinunciare ancora a tutto questo...
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