Motoestate 2009 ::: Varano 29 marzo 3/3

21 Apr, 2009 | Suxilo53

Domenica...
Sin dalla goliardica cena del sabato sera la pioggia ha iniziato a tenerci compagnia bagnando le verdi distese parmigiane e accompagnandoci durante la notte con il suo piacevole ed incessante ticchettio contro il tetto del camper. Pioggia arrivata puntuale come la sfortuna, insistente e testarda come una bimba capricciosa.
Il risveglio "alla buon ora" in vista del secondo turno di prove ufficiali in programma per le ore 9 del mattino, prima categoria a scendere in pista sotto la pioggia.
Viste le condizioni, tempi del sabato validi per la formazione della griglia, come previsto anticipatamente; importante quindi non forzare eccessivamente e prendere confidenza con la moto e le gomme in condizione "bagnato". Grazie al sempre disponibilissimo Alberto collezioniamo informazioni importanti molto valide per la modifica delle sospensioni.
Ho voglia di guidare sotto l'acqua. Non ho molto da perdere viste le qualifiche deludenti...



E' tempo di entrare. Dopo essermi agghindato in configurazione "pseudo-impermeabile" mi dirigo sotto il gazebo dove la #53 mi aspetta, per tuffarsi insieme a me nella "piscina Paletti". Niente termo coperte per le pirelli rain, giro la chiave del quadro e...

...il motorino di accensione gira a vuoto e la moto non parte.
Scendo dalla moto e mi allontano mentre Sergio, Gazza e Puppa cercano di risolvere il problema. Mi scappa un "porcone"...
Dopo qualche secondo la #53 si mette in moto.
Andiamo!!!

Fuori dal gazebo le goccie di pioggia insistono nelle numerose pozzanghere davanti a noi. Non è la condizione migliore per andare a spalancare il gass tra i cordoli ma questo pensiero svanisce non appena inserisco la prima e mi espongo alle dannate goccioline...

Non è la prima volta che entro in pista con la pista bagnata. Diverse gare in minimoto in passato e una gara con la "vecchia" #53 costituiscono un piccolo bagaglio di esperienza che, insieme ai numerosi consigli arrivati anche nei giorni precedenti, mi trasmettono la fiducia necessaria per portare a termine il turno... Qualche scodata preoccupante in accelerazione, il tentativo di prendere riferimenti "importanti" per le frenate e il gran divertimento frutto della guida tra le pozze del circuito parmense producono un ottimo terzo tempo dietro ad uno "spaziale" Castellani e un velocissimo Traversaro.

Incredibile e inaspettato!!!
Bagnato e raffreddato al termine del turno il mio solo pensiero è quello di mettermi al riparo dalle intemperie primaverili. Casco, guanti, tuta, mutante e soprattutto calze... completamente fradici! Sensazione decisamente fastidiosa. Sentire il "ciaf ciaf" prodotto dai miei piedi annegati negli stivali, salendo le scalette del camper mi da conferma che di acqua ne ho presa davvero tanta in questi venti umidi minuti.

Al contrario del risultato delle prove ufficiali del sabato, questo terzo posto mi accende un certo entusiasmo e le ore che mi separano dal pomeriggio sono caratterizzate dall'estrema positività in prospettiva gara e dallo sconforto nel vedere tutte le cadute nelle gare che hanno preceduto la mia.
Tutto questo unito alle mille raccomandazioni di tutti sull'importanza di non scivolare in gara daranno un contributo "importante" al mio atteggiamento in gara qualche ora più tardi.
Arrivo del Tavaz prima di pranzo e "vagonata" di ignoranza all'interno del camper a cavallo del pranzo!
Un oretta di relax in compagnia della fida PSP ed arriva in un "baleno" il momento di reindossare tuta, casco e guanti ancora umidi dal turno del mattino!

Ingresso in pista... urlaccio sotto il casco, disturbato dal ticchettio delle gocce, per stemperare la tensione non appena lasciata la corsia box e si è entra ufficialmente nel clima di gara.
Il primo giro a gomme fredde è abbastanza difficoltoso; sento entrambe le gomme scivolare e cerco di non esagerare aspettando che vadano in temperatura.



Mai come oggi "l'ombrella-girl" rappresenta una figura fondamentale sulla griglia e io, modestamente, ne sfoggio una di gran qualità! Solo quel filo di barba... stona un tantino!!!

E' tempo di partire! Fuori tutti dalla griglia. Solo noi e quel semaforo verde a dividerci dal più' grande tuffo in piscina...
Tranqullo. Sono troppo tranquillo per i miei gusti. Il cuore non batte nemmeno tanto forte quando il semaforo diventa rosso e il rombo dei motori, ovattato, si alza al cielo...

Verde!

Ci penso quella frazione di secondo di troppo che mi fa perdere il tempo e parto un po "zoppo". Cerco di rifarmi alla prima staccata ma con tutta quell'acqua non e' facile.
Alla prima esse Camerano dalla sedicesima posizione mi passa come fossi fermo. Ci resto di stucco ma non riesco a resistere al suo attacco...

Cerco di studiare un po la situazione e prendere tempo prima di determinare il mio ritmo. Dopo due giri sono l'ultimo di un lungo trenino che va dal quinto all'undicesimo posto.

La nuvola d'acqua alzata dai piloti che mi precedono e' un autentico muro che mi toglie completamente la visuale. Vedo solo il giallo codino R6 davanti a me, frena lui, freno qui...questa la regola!

Dopo qualche giro l'amico Pesie e' vittima di una scivolata alla esse maurilio, carter rotto e pista imbrattata d'olio. Bandiera rossa..

Una ventina di minuti sotto la pioggia battente prima di riprendere nuovamente il via per una seconda sessione di 12 giri che formerà, insieme a quella appena conclusa, l'ordine di arrivo mediante la somma dei tempi. Lungo e minuzioso il lavoro degli addetti del circuito di Varano impegnati a "lavare" la pista dall'olio durante il break...
Sale il freddo e scende l'adrenalina...
Costantemente lo sguardo verso il direttore di gara nella speranza di scorgere un suo cenno per la ripresa della gara, cenno che sembra non arrivare mai. Cerco di mantenere alta la concentrazione...
Non è facile!

Finalmente si riparte...
Il direttore di gara ci avverte che saranno due i giri di ricognizione e Sergio, per deformazione professionale, sveste i panni di accompagnatore GRT per rivestirsi della arancione casacca di Ufficiale di Percorso avvisando tutti i piloti della variazione del programma...
Ricognizione... una volta mollata la frizione spalanco il gass... butto la seconda facendo inserire il cambio elettronico e sento il posteriore patinare e muoversi inquietantemente...
Credo sia stato un mio errore, un mio eccesso di foga e non gli do peso!
Dopo due giri...eccoci ancora una volta sulla griglia!
Semaforo rosso...

...si alza ancora una volta il rombo dei motori. Il cuore batte forte... occhi fissi al semaforo... i denti stringono forte il byte...

...si spegne il semaforo!

Via!!!
Parto bene... me ne rendo conto... prendo fiducia... butto la seconda e... ancora una volta scodata della ruota posteriore, parzializzo, perdo tempo, provo a staccare forte alla prima esse cercando di evitare qualche "pasticcio" dettato dalla troppa foga!
Mi accodo...
Un imbarcata inquietante di Tavella davanti a me, sussulto... Seguo il trenino.

...uscita dal tornantino, cambio di direzione...moto dritta, suxilo appeso, gass spalancato, una gialla R6 davanti al mio sguardo mi metto in scia, a metà rettilineo esco dalla scia... mi affianco e...

VOGLIO PASSARE!!!
Staccata... la moto si muove, (non entrare MAI coi freni in mano...non entrare MAI coi freni in mano...non entrare MAI coi freni in mano questa la vocina che mi sussurra sempre più incessantemente col passare dei metri prima dell'ingresso in curva) la gialla R6 alla mia destra non molla... tiene botta... ma questa volta voglio entrare prima io in curva.

APNEA

Freno "in mano", inizia l'inclinazione... mollo il freno

APNEA

"pelo il cordolo"...
Butto fuori l'aria dai polmoni
Cambio di direzione... gassssss...
Mi giro...
La gialla R6 è dietro di qualce metro...
"Bravo Ilo...continua..."

Dopo due giri ancora bagarre alla staccata della prima esse. Siamo li tutti attaccati...
Vino, davanti a me di qualche posizione ma staccato di pochi metri, in accelerazione all'uscita della esse perde il posteriore e sbatte violentemente sull'asfalto; la sua Honda percorre tutta la carreggiata da sinistra a destra. Sono affiancato ad altri due piloti in accelerazione; ci troviamo la moto scivolare davanti a noi!
Per una frazione di secondo non so cosa fare... decido di buttarmi a destra sperando che la corsa della moto sull'asfalto si arresti...
Sfilo la moto vicino alle ruote della #53...
Testa sotto il cupolino... pronto per "tenere" la mia posizione alla successiva staccata.



Prendo il ritrmo. Sempre accodato al gruppetto che mi precedeva nella prima sessione!
Ma mi sento "molle"... poco grintoso!!!
Con la paura di "stendermi" è più forte della voglia di adrenalina; non mi era mai successo prima ma adesso va così!
Una condizione che proprio non mi piace...
Il gruppetto davanti a me cambia il passo e inizia a forzare...
Lentamente perdo metri, non riesco a reagire...
Non sono le forze a mancare ma il cervello a non comandare i movimenti in sella. Non sono fluido come dovrei, non riesco a copiare i movimenti della moto...non mi sento una cosa unica con lei...
Per la prima volta io e la #53 sembriamo due entità distinte e non una sola splendida figura!
Perso il trenino davanti a me penso solo a contenere e gestire il vantaggio da chi mi segue...
Un Suxilo in difesa...

Bandiera a scacchi. Sono felice...
Felice che sia finita ma non felice di COME è finita!!!
Un misero ottavo posto mi ribattezza OTTAVIO come ai tempi della minimoto dove quell'ottavo posto me lo sono portato a dietro per quasi tutta la stagione...

Bello riabbracciare CRI, Sergio, Gazza e Puppa. Tutto il tempo sotto l'acqua, stoici... mitici... unici!!! Grazie... grandi persone; grandi appassionati...a cui spero di regalare qualche momento di gioia prima della fine della stagione. Ce la metterò tutta, con tutto il cuore...

Si conclude un week end strano! Diverso dal solito.
Forse troppo alte le mie aspettative per il mio reale valore. Forse solo una gara moderatamente storta nell'animo!
Ci penserò; ci penserò per tutto il tempo che ci divide dal Mugello o forse...meglio non pensare più di tanto e darci solo del gran gass come nel 2008!!!

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