Motoestate 2010 ::: 03 ottobre Misano
Un grosso punto interrogativo mi ha accompagnato durante l'avvicinamento all'ultima prova del Trofeo Motoestate prevista sul tracciato Romagnolo di Misano Adriatico.
Punto interrogativo che è andato via via scomparendo grazie alla disponibilità di Ambrogio, chirurgo specializzato incaricato del delicato intervento di trapianto degli organi vitali della #53, sostenuto dall'onnipresente Sergio, autentico “trascinatore” di questo ennesimo miracolo...
Diagnosi della rottura della terza gara in Franciacorta: una valvola di aspirazione spezzata e il relativo "fungo" in giro per la camera di combustione con conseguente danneggiamento di testa, pistone, biella e chi più ne ha più ne metta...
Qualche giorno prima della partenza la sindrome influenzale che ha colpito Sergio dapprima e Suxilo in seguito ha rappresentato l'ennesimo dilemma relativo a questa nostra partenza per la Romagna...
Motore ultimato da Ambrogio martedi sera; di corsa fuori dall'ufficio in direzione Colnago per ritirare l'organo da impiantare di li a breve sulla #53
sotto glia occhi di Tavaz e Hago, special guest d'eccezione, e la supervisione di Jeremy Sergio nei panni di capo meccanico...
A causa delle mie pessime condizioni fisiche il grosso dell'operazione di riassemblaggio è gravato su Sergio, come sempre indomabile lavoratore...
Un mercoledi a mezzo servizio in ufficio a causa del peggioramento delle mie condizioni fisiche mi porta anzitempo a casa dove un caldo piumone si dimostra l'unica meta possibile di questa mia difficile giornata. Cura piumone interrotta da due devastanti ore in parrocchia dove Don Luigi veste i panni del buon parroco spiegando a tutte le coppie che dovranno battezzare i propri figli il 10 ottobre il vero significato del battesimo e del cammino di fede...
Esperienza devastante soprattutto date le mie condizioni fisiche. Non so se sia stata colpa della febbre o delle logorroiche prediche di Don Luigi ma dopo la prima mezz'ora di "cantilena" ho seriamente iniziato ad avere le allucinazioni...
"- Andate in pace"
...ecco il momento della liberazione da una condizione divenuta ormai ingestibile, caratterizzata dall'alternanza di conati di vomito e da accenni di svenimento.
Una "colossale" dormita imbottito di antinfiammatori e antipiretici mi ha regalato un risveglio inaspettato; le mie condizioni fisiche molto vicine alla normalità sono il miglior buongiorno che mi potessi aspettare...
Sergio, dopo aver lavorato tutta la notte per rimettere in piedi alla perfezione la #53 è già in box per preparare tutto il necessaire per la partenza. Dopo un'abbondante colazione lo raggiungo...
Siamo pronti.
Poco prima delle undici salpiamo da Fara Gera City direzione Misano Adriatico. Non mi sembra vero...
La componente "ritardo" ormai fa parte integrante del mio DNA e ho imparato a conviverci. Per questo spingiamo il "piccolo" Kentucky a folle velocità sulla Milano-Bologna dapprima e sull'Adriatica poi sfiorando i 130 km/h, performance mai avvicinata in ormai due anni abbondanti di viaggi.
Sosta velocissima per un panino "chimico" by Autogrill e giù ancora "in carena" verso il Santamonica; solo un'ora di coda causa incidente rallenta la nostra corsa..
Al nostro arrivo Omar e Pino ci aspettano in compagnia di Danilo, anch'esso fuori dal box e sotto il gazebo in questa ultima avventura stagionale.
Giusto il tempo di scaricare la moto e sistemarla sotto la stupenda tendopoli GRT allestita e perfezionata splendidamente nei mesi da Omar, ed è già tempo di entrare in pista.
Sergio, agitato e in apprensione per la continua lotta contro il tempo, si prende cura (con l'aiuto del sempre disponibile Pino) della #53 accudendola come un bimbo. Controllo livello acqua, controllo serraggio viti, montaggio carene e durante la mia vestizione all'interno del camper ecco risuonare la sua voce a tremila giri; ...sono emozionato.
Mi sento stupido ma non posso fare a meno di farmi scappare un sorriso "scemo". C'è poco di mio in questa ennesima sua rinascita ma c'è tanto cuore e passione; me ne rendo conto quando sento quel vuoto allo stomaco sentendo il suo motore "girare"...
Durante il ritiro dei "turni", dopo aver notato la realizzazione di un "Memorial Liga" in occasione di questa manifestazione decido di chiedere maggiori informazioni a riguardo alla signora addetta alla ricezione dello scarico di responsabilità.
"-Signora, posso farle una domanda indiscreta?" esclamo...
"-Ma certo!" risponde lei con fare gentile...
"-Ho visto Memorial Liga sul programma di gare; ma è successo qualcosa a Liga?" concludo con preoccupazione...
"-E' mio figlio. E' morto tre mesi fa per arresto cardio-circolatorio mentre stava mangiando a casa!" mi risponde con la voce rotta dal magone.
Questa notizia mi ha scioccato.
Io e Liga ci siamo conosciuti nel 2008 a Varano in occasione dell'ultima gara di Trofeo.
Un bravo ragazzo. Una persona davvero piacevole...
Mi ha fatto male pensare che adesso non c'è più!
Sono sicuro che la sua anima era li all'interno del paddock con noi, girando per i vari gazebo sorridendo agli amici che ha avuto modo di conoscere nel corso di questi anni di gare.
Per quanto mi riguarda un sorriso ha sempre attraversato il mio cuore ogni qual volta mi sono trovato a passare davanti a quel manifesto con la sua foto con la scritta "Memorial Liga"...
Agonisticamente parlando Misano Adriatico rappresenta un'avventura tutta nuova; la ventina di giri effettuati ad inizio agosto rappresentano la mia unica esperienza sul tracciato romagnolo. Esperienza insufficiente per giudicare le mie reali potenzialità in ottica gara...
E' tempo di riprovarci e vedere che effetto mi fa il tracciato...
A disposizione un ora e mezza di pista, con poco traffico...
Led di cambiata impostato a dodicimila giri per permettere al motore di rodare i nuovi pezzi appena montati.
Entro insieme ad Omar e nei primi giri rischiamo di fare un pasticcio alla prima curva...
Arrivo lento alla frenata tenendo la destra, in prossimità della staccata mi porto sulla sinistra per tenere la traiettoria ideale...
...vedo apparire una carena bianca alla mia sinistra che percorre il cordolo fino a tirare dritto per evitare la collisione.
Siamo due pasticcioni...
Continuo il turno aumentando progressivamente il ritmo; le aperture di gas mi trasmettono un feeling decisamente negativo. Il motore assemblato in fretta e furia non va bene! Tra gli undici e i quattordicimila risulta frenata in accelerazione. E' sicuramente un problema di carburazione, della mappa carburante... E' necessario metterla al banco per riuscire a risolvere il problema.
Decido di fermarmi ai box per riprendere fiato.
Quello di giovedi sera organizzato da Braghi Racing, al contrario del lunedi di agosto, è un turno davvero gradevole. Solo una ventina di moto in pista permettono di girare in sicurezza senza avere grossi ostacoli davanti e l'apprendimento del tracciato è decisamente più rapido.
1.46.1 è il risultato al termine della sessione. Sessione non conclusa da Omar autore di una brutta caduta; la sua R6 decide di lanciare per aria il suo fantino all'uscita dell'ultimo "carro" (una delle curve più lente del circuito) costringendo il pilota comasco ad un viaggio in ambulanza e al centro medico. Attimi di paura e preoccupazione quelli che seguono la notizia della caduta di Omar il quale appare magicamente in sella alla sua pit-bike una ventina di minuti dopo cancellando tutte le paure alimentate da questa notizia.
La serata in pizzeria conclude una giornata "full", carica di impegni e di emozioni...
Venerdi
La nottata, conclusa troppo presto probabilmente a causa dei numerosi farmaci ingurgitati, permette comunque al mio fisico di riprendere le energie necessarie per affrontare i tre turni di prove libere previsti.
Novità del giorno (oltre ai prezzi folli imposti dalla Federazione Motociclistica Italiana): verifiche moto e licenza prima di accedere in pista per le prove libere. Novità che mi costringe a cambiare il turno previsto per le undici a causa del prolungarsi delle operazioni sulla #53 al banco prova Euroracing
La mattinata si dimostra decisamente concitata fino al momento di entrare in pista per il primo turno. Chiudermi nel camper per prepararmi riesce a trasmettermi un po di tranquillità...
Il più agitato di tutti è Sergio il quale riesce a scaricare un po la tensione solo alla sera quando, lontano da brugole e carene, riesce a rilassarsi a dovere!
Una volta entrato in pista per affrontare il primo turno di prove alla prima accelerazione riesco ad apprezzare il buon lavoro fatto da Euroracing.
La #53 non ha più quel "muro" in accelerazione ma esce "progressiva" dalle curve anche se non è più così "cattiva" come lo era con il precedente motore.
I "miseri" 110 cv alla ruota si fanno sentire...
Non ci penso. Penso a guidare e a migliorare la mia conoscenza del tracciato romagnolo. Sergio col testone fuori alla splendida struttura da muretto-box (made by Carpenteria Lambro) mi comunica, mediante il tabellone "homemade", i miei tempi sul giro che migliorano giro dopo giro fino ad arrivare a ottenere diversi "quarantasei".
Bandiera a scacchi e una volta sotto il gazebo è tempo di preparare un pranzetto per tutto il team.
Pranzo "light", gentilmente offerto da Whomer, che ci regala l'ennesimo momento di distensione, passato tutti insieme con le gambe sotto il tavolo. Momento che funge da autentica ricarica per affrontare "di slancio" il pomeriggio...
Attesa che permette di far emergere qualche dubbio sulla ciclistica della #53. Durante il consueto breafing tecnico tra me e Sergio al termine delle prove ci rendiamo conto che la strada intrapresa con la regolazione della sospensione posteriore sembra essere arrivata ad una vicolo cieco.
Le nostre perplessità mi portano a chiedere supporto alla grande disponibilità dei tecnici di Andreani il quale, fatto un sopralluogo sotto il nostro gazebo, manifesta il suo pensiero a riguardo...
Il consiglio è quello di stravolgere la moto nel posteriore; inizialmente questa proposta non trova la mia approvazione ma, dopo aver ascoltato le sue parole relativamente a quello che dovrebbe essere stato il comportamento della mia moto con quella configurazione, cambio idea e le sue parole diventano sempre più attendibili guadagnando via via la mia fiducia.
Decido di ascoltarlo e stravolgiamo il settaggio della sospensione posteriore come indicato dal tecnico Andreani.
I due turni consecutivi che andrò ad affrontare daranno la risposta...
Dopo il primo giro di riscaldamento inizio ad aumentare il ritmo giro dopo giro e la moto si fa guidare bene, senza fatica e tutti i problemi lamentati fino ad allora sembrano essere svaniti.
In frenata il "pompaggio" dell'anteriore in percorrenza nelle curve lente è svanito trasmettendomi un buon feeling.
Il curvone veloce riesco a percorrerlo a gass completamente spalancato a differenza dei turni precedenti quando sembravo "spinto" da forti raffiche di vento all'ingresso, sentendo l'anteriore leggero...
La gomma nuova montata per l'occasione sicuramente ha mascherato qualche eventuale problema di trazione ma, anche in fase di accelerazione la moto mi da fiducia.
Lo dicono anche i tempi. Al termine dei due turni infatti riesco ad abbassare di quasi un secondo rispetto al turno della mattina, fermando il crono sul tempo di 1.45.3.
Migliora anche Omar il quale riesce sempre a darmi qualche decimino, fermando il crono sul tempo di 1.45.1! Che nervi!!!
Il rapporto con Omar è particolare. Nutro profonda stima nei suoi confronti essendo consapevole di avere un compagno di squadra molto veloce ma al tempo stesso, a causa del mio innato spirito competitivo, voglio sempre metterlo dietro!!! In ogni occasione...
Se dovessimo trovarci fianco a fianco in un supermercato con i carrelli della spesa penso che gli "tirerei la staccata" anche li...
Ma in pista non sempre riesco a farlo...
L'ipotesi di correre entrambi nella 600 stock nel 2011 è da escludere! Il rischio di non finire diverse gare è troppo alto...
Brutta sorpresa al rientro sotto il gazebo!
Controllando lo stelo della forcella sinistra, Sergio si accorge di un trafilamento d'olio.
Paraolio danneggiato.
Con tutta probabilità è stata colpa mia: nel giro di rientro, un impennata con atterraggio maldestro ne è stata la causa.
Altissimo il rischio di ritrovarmi a gambe all'aria; per questo motivo, da qui in avanti, decido di evitare certe performance "pericolose"...remore anche della pseudo-cazziata di Sergio.
Pertanto ancora lavoro da fare per Sergio costretto a smontare le forcelle per portarle da Andreani.
...mi sento in colpa!
Dato il tempo a disposizione l'indomani mattina prima del primo turno di ufficiali decidiamo di rimandare "la vestizione" della #53 a favore di una serata "a base di pesce"; oltre al GRT presenti al banchetto anche Danilo & friends, Pippo, Mauro&compagna e... Puppa in arrivo da Milano dopo l'avventura autostradale del giorno prima alla guida di "Portorico".
Serata piacevole dove forchetta e coltello hanno avuto un ruolo di protagonista assoluto che si conclude sotto il gazebo dove le ultime chiacchiere davanti ad un buon bicchiere di Coca Cola fanno da buonanotte...
Quando le luci si spengono, il suono dei motori e il caos del paddock si attenuano si respira un aria diversa tra le tende... Un atmosfera affascinante che è sempre capace di stupirmi, di emozionarmi, di far uscire quel sorriso "stupido" che conferma il mio grande amore per quello che sto facendo...
Con questo sorriso decido di andare a letto sperando in una notte migliore della precedente...
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