Motoestate 2009 ::: Franciacorta 13 settembre

16 Sep, 2009 | Moto Web

In questo duemilanove l'ultima tappa del Trofeo Motoestate, a differenza di tutti gli altri anni dove Varano de Melegari ha sempre rappresentato l'appuntamento di chiusura, si disputa sulla pista "amica" di Franciacorta.

I cinquanta minuti di strada che ci separano dall'autodromo rappresentano un vantaggio non indifferente soprattutto in considerazione della stanchezza "di fine stagione"...
Camper caricato di sola logistica e Furgozafira equipaggiata di carrello per trasportare la #53 e "Leopardo" (comodissimo "strumento da Paddock"), sono la formazione d'attacco al paddock bresciano in questa occasione ancora più "amico" grazie alla sistemazione in box in compagnia dei ragazzi di Speedy Bike con i quali avevamo già avuto un esperienza simile in occasione dell'altra gara in concomitanza con il trofeo amatori al Mugello.

Giovedi lavorativo impegnativo a causa di un seminario in centro a Milano che rende ancor più stressante il giorno della partenza. Sergio, partito nel primo pomeriggio alla guida del "Piccolo Kentucky", ancora una volta riesce ad essere un aiuto prezioso e irrinunciabile. Impossibile non ringraziarlo per tutto quello che ha fatto in questa stagione; è il vero cuore pulsante del GRT.

Arrivato in autodromo scarico moto, scooter varie ed eventuali e, dopo qualche chiacchiera con i ragazzi compagni di box, è tempo di andare a riposare anima e core in vista del venerdi di prove.
La conoscenza della pista mi permette di non esasperare le prove libere pertanto due turni sono più che sufficenti per affinare il set-up della moto.

Colorazione neutra per la #53 che affronta il primo turno di libere con una veste inedita in vista del nuovo make-up per la stagione 2010; magari supportato da qualche sponsor importante!



E' un week end strano quello appena iniziato. Anche l'ingresso in pista e tutto il contorno rappresenta ormai un film già visto! Non che la cosa mi dispiaccia ma sicuramente fa effetto rendermi conto del grande cambiamento rispetto alle prime gare.
Due anni fa ogni momento era carico di adrenalina; il cuore batteva forte fin dai primi momenti in cui si entrava nel paddock fino ad esplodere nei minuti che precedevano l'ingresso in pista. Fermarmi a guardare il paddock e la sua gente era affascinante e mi trasmetteva emozioni forti.
Adesso è tutto più normale, più gestibile. Non che questo mi abbia tolto il gusto di gareggiare; adesso le emozioni che mi toccano sono differenti.

Sin dal primo turno di prove libere ci è possibile apprezzare la comodità di vivere la tre giorni di gara all'interno di un box. Uscita diretta nella PitLane senza code e perdite di tempo; proprio come quelli veri. A farmi sentire un pilota "vero" sono anche tutte le attenzioni di Sergio la cui passione lo fa lavorare proprio come un "tecnico" dei team seri. Di quelli che contano...
Nelle settimane precedenti la gara il cambio gomme (da Pirelli a Dunlop) ha comportato un lavoro di messa a punto delle sospensioni; grazie all'esperienza e al feeling ormai raggiunto in un anno di gare questo cambiamento non è stato così difficile e fin da subito siamo stati in grado di essere competitivi. Questo è stato possibile anche grazie al supporto remoto di Alberto (Speedy Bike) e di Puppa sempre attento e informato sull'andamento dei "lavori".
E' questo, unito alla preziosa collaborazione del Gazza, che mi convince del fatto che siamo davvero un bel team. E' la passione il comune denominatore di tutto ciò che facciamo. Nessun interesse, nessuna costrizione... solo passione e sacrificio inseguendo un obbiettivo comune. Sin dal primo giorno ho apprezzato questo atteggiamento dei miei compagni di viaggio e mi è impossibile non ringraziarli ancora una volta.

Il turno in pista va come tanti altri turni di prove libere. Il momento che mi tocca maggiormente è sempre l'ingresso in pista e il saluto al cielo; tutto il resto è affinamento del set-up della moto su cui c'è comunque veramente poco da lavorare. Riesco a trovare fin da subito un buon passo girando costantemente con tempi vicini a 1.14.5.

Un buon piatto di pasta al tonno prima della lunga attesa sotto il caldo umido (che ricorda più una gara di motomondiale in Malesia rispetto ad un appuntamento del Motoestate) rappresenta il primo momento di relax e di confronto dall'inizio della giornata. Si sta troppo bene davanti ad un piatto di pasta e a mezzo bicchiere di birra!!!
Rispetto al precedente round in Franciacorta dove ho avuto evidenti difficoltà fisiche in gara, in questa ultima tappa una cura particolare anche per l'alimentazione per non buttare al vento tutta la preparazione fisica effettuata nei mesi precedenti.
Sono fiducioso...

Un giro in sella al "Leopardo" andando ad osservare qua e là i piloti impegnati nei turni di prove libere prima di me, qualche chiacchiera tra i gazebo dell'affollatissimo paddock e, dopo essermi dilettato con i tasti della fedelissima PSP, arriva il momento di rivestire i panni del "mestiere"...

Come i piloti "veri" mi trasferisco in box solo dopo essermi vestito all'interno del camper nell'area adibita a Hospitality. Il ricordo delle prime gare effettuate anni e anni fa quando, neopatentato, smontavo la mia Gilera 125 per farla entrare a pezzi nel baule della Fiat Uno verde militare ereditata dalla mamma, sembra preistoria rispetto a quello che sto vivendo...
Qualcosa è cambiato, non c'è ombra di dubbio...

Camminando verso il box mi accorgo che il cielo è tremendamente grigio e non promette nulla di buono. A pochi minuti dal mio ingresso, seduto sulla rossa sedia "stile Algida" decido di uscire per controllare la situazione meteo. Qualche goccia cade sulla mia chioma rigogliosa...
Spero in un falso allarme.
La pioggia si intensifica...

Perdo la pazienza!
Avremmo dovuto provare alcune modifiche alle sospensioni e un nuovo rapporto e questa nuova condizione meteo ci crea non pochi problemi.
Decido comunque di entrare in pista per il mio turno, nonostante la leggera pioggia che non sembra aver allagato la pista...
Esco dalla corsia box... bacio al cielo... inizio a sondare le condizioni dell'asfalto prima di "spingere". Ginocchio a terra in quasi tutte le curve... arrivo al rettilineo che precede l'ultima curva, mi schiaccio in carena come una sogliola... 180mt mi rialzo per staccare
e....

...una secchiata d'acqua sulla visiera mi consiglia di rientrare al box e dare forfait.
L'uragano più breve della storia si è scatenato proprio in Franciacorta.
Durata fenomeno: venti secondi. No comment!!

Massimo Camerano
Innervosito per il mancato turno di prove libere decido di aiutare Sergio a sostituire le carene con quelle "ufficiali" in modo da portare la #53 alle verifiche pre-gara.
Lunga coda che passa velocemente grazie alla compagnia di Camerano, piacevole compagno di viaggio nel paddock e rivale di categoria in questo trofeo motoestate duemilanove.

Un leggero mal di testa e qualche dolorino muscolare sono il ricordo di questo venerdi pomeriggio anomalo; grazie agli amici di Photohouse riesco a trovare un antinfiammatorio per farmi passare tutto e farmi godere della cena, tutti in compagnia, sotto la mega Hospitality dell'amico Nicola - QDP.

Ultima sessione di "chiacchiere" sotto il gazebo prima di rinchiuderci nel camper per riposare "anima e core" in vista delle ufficiali dell'indomani.





Continua...



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