Suxilo ::: 05 Ottobre ::: Quinta Motoestate Varano
Il lungo viaggio iniziato in aprile con la prima prova del Trofeo Motoestate è giunto ormai alla sua conclusione ancora una volta sul tortuoso tracciato parmense di Varano de Melegari che, in questa occasione, ospita anche Premier Cup e Trofeo Amatori.
A differenza delle precedenti uscite, la partenza si "snoda" in modo differente...
Temporaneamente orfano di Moglie, figlia e della #53... solo, alla guida del "piccolo", assorto da mille pensieri lungo la milano-bologna coccolato da buona musica e desideroso di arrivare al più presto alla "meta" per dare riposo ad un fisico ed una mente decisamente logorati dalla stanchezza.
Alice, febbricitante e vittima di una sindrome influenzale dopo la prima settimana di scuola materna raggiungerà l'autodromo insieme ai nonni solo sabato pomeriggio...e con lei anche mamma CRI.
Purtroppo anche questa trasferta, come quella di Franciacorta, si è aperta con una tragica notizia. Per questo i giorni antecedenti la partenza sono stati condizionati dal lutto; molte le riflessioni a riguardo, impossibile restare indifferente... Anche se lontano fisicamente, venerdi pomeriggio la mia mente si è allontanata dall'autodromo per stringere con un grosso e sentito abbraccio "la zia" Piera nel suo dolore...
La #53 dopo essere stata da QDP, il "dottore" che l'ha riassettata sul banco prova in vista della gara, è già in circuito ad aspettarmi sotto l'imponente struttura hospitality di Questione di Polso, dopo aver viaggiato, comoda, sul loro bilico...
Ripensando al week end, se il buongiorno si vede dal mattino, credo di aver capito il "perchè" del suo epilogo...
Come al solito organizzazione logistica "pietosa" da parte dell'autodromo, il quale ci esilia in cima alla collina dietro alla tribuna nonostante l'arrivo al giovedi sera. Scandaloso! Il diritto al posto all'interno del paddock dovrebbe essere un requisito minimo... ma, una volta intascati i soldi dell'iscrizione tutti se ne lavano le mani.
Organizzazione (mondiale) Mugello insegna.
L'unica nota positiva è stata la compagnia dei vicini di tenda, Matteo Samarani del team fbracing e qualche nuova piacevole conoscenza... con cui condividere qualche momento "da paddock".
Notte fonda, ultimate le operazioni di sistemazione del gazebo ed è tempo di riposare "anima e core" in vista della giornata di prove libere che sta ormai per arrivare...
Ma anche questo sembra essere utopia.
Gran colpi sulla porta del camper intorno alle cinque del mattino... occhi sbarrati come fosse la prima sveglia allo "spaccaméla" e... tuffo acrobatico dal letto. Aperta la porta vedo il vicino che gesticolando dice...
"- esci che il tuo gazebo è volato sul mio camper!!!"
"Ops!" penso io...
La pseudo-bora triestina si è dimostrata talmente violenta da aver strappato le cinghie che legavano il gazebo al camper facendolo volare di una diecina di metri...
Una ventina di minuti per mettere le cose apposto e, una volta ritornato sul camper, il sonno è definitivamente svanito... distratto dalle forte raffiche di vento ancora insistenti.
Arriva la luce del giorno e con essa decido di prendere la bici e mettermi in coda per l'acquisto dei turni.
Nonostante aver iniziato la fila prima delle sette del mattino, la mia "oretta" di coda non me l'ha tolta nessuno.
Organizzazione "merdosa"...
Annoiato, demotivato e assonnato cerco di trovare le giuste motivazioni per vivere positivamente questa giornata ma le condizioni meteo proprio non aiutano. Vento fortissimo che per tre volte spazza via il gazebo in modo violento...
Che nervi!!!!
Colazione "dei campioni" e poi passeggiata dall'altra parte del paddock per ritirare la #53 da QDP.
"- Delinquente, non entrerai davvero con questa gomma posteriore oggi?" è la frase che mi ripete Nicola vedendomi andar via...
Sorrido e accendo la moto...
Riprendere contatto con la mia compagna di viaggio alza il morale e rivederla sotto il gazebo GRT fa un bell'effetto...
Ma il vento non molla la pressione e il nervosismo sale. Non so più come fare per tenere a bada il tendone che si dimostra più testardo di Alice nei momenti di "capriccio violento!".
Arriva Maurilio, che mi darà una mano durante il venerdi di prove.
E' tempo di entrare...
Effettivamente la gomma posteriore non ha più un buon grip e dare gas rappresenta un po un problema. Per questo decido di usare questo primo turno per riprendere confidenza con la moto senza dare peso più di tanto alla prestazione senza nemmeno accendere il trasponder...
Cambio gomma tra un turno e l'altro e, per i tre turni restanti, su la mescola SC0 usata per due turni di prove al Mugello. Pressione, termocoperte e inizia l'attesa per la prossima apertura del cancello ingresso pista...
Alzare il livello di competitività vuol dire anche alzare l'esigenza di "gomma" e di conseguenza aumentare i costi.
Un circolo vizioso che a lungo andare può diventare "molto pericoloso"...
Ma il godimento di vedere i tempi sul giro scendere ad ogni uscita rappresenta un'autentica 'droga' e (nel limite del possibile) non si bada a spese.
Da Milano arrivano notizie meteo disastrose. Pioggia e freddo vanno in contrapposizione con la splendida giornata parmense viziata solo dal freddo e forte vento.
Secondo turno.
Come di consueto ad ogni ingresso in pista non può mancare il sofferto bacio al cielo...
Giù la visiera del nuovo Arai, splendido acquisto in Andorra durante le vacanze estive e gass, per l'ennesima volta, verso l'ingresso della prima variante. Con la gomma SC0 è decisamente tutto differente e la #53 si fa guidare come al solito, trasmettendomi un diverso feeling. Riesco anche a divertirmi cercando di girare costantemente su buoni tempi senza mai fermarmi in modo da testare la mia forma fisica dopo un mese abbondante di allenamento "dedicato" in palestra.
I risultati sembrano buoni. Anche il crono mi da fiducia. 1.13 basso senza prendere alcun rischio...
Pasta al ragù moment e, dopo il caffè, è ancora il momento di indossare la tuta.
Cambio corona, benzina e via... per il terzo turno.
Il vento è fortissimo ed è impossibile guidare. In rettilineo la moto tendeva ad andare verso l'esterno ed era necessario "tenerla dentro" per non andare "per margherite".
Inoltre l'alleggerimento preoccupante dell'anteriore alla "esse veloce" consigliava vivamente di parzializzare il gass per non trovarsi in fondo al fiume in men che non si dica.
Nonostantetutto anche in questo turno un rassicurante 1.13 alto!
Ritornati in cima alla collina, Maurilio ed io decidiamo di chiudere il gazebo. Il vento è fortissimo. Solo l'aiuto del nostro vicino ci permette di chiuederlo senza rischiare di essere "portati via" dall'effetto "vela"...
Mal di collo e mal di testa sempre a causa del vento non mi aiutano a concludere positivamente questa giornata che inizia a darmi letteralmente "sui nervi"!!!
Quarto turno dove la gomma posteriore inizia a dare segni di cedimento. Impossibile aprire il gas...
Dopo un "traverso" spaventoso all'uscita della "esse veloce" decido di tirare i remi in barca e non rischiare oltremodo per preservare moto e ossa per le prove ufficiali dell'indomani.
Cambio gomme... giretto nel paddock e doccia... prima di uscire a mangiare una buona pizza in compagnia di Maurilio a pochi chilometri dall'autodromo al "Boccolo", un'incantevole ristorante sperduto nel bosco, calda atmosfera e musica dal vivo... posto ideale per una cena romantica e non in perfetta sintonia con la cena di due stanchi, noiosi, motociclisti. Unica nota stonata... la voce del cantante! Uno strazio...
Ore 22 ritorno al paddock... Suxilo qualche minuto dopo crolla al tappeto davanti alla TV sotto al caldo piumone in mansarda sul camper. Che spettacolo!!!
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