SuXilo ::: Franciacorta ::: 17 luglio
Sesta uscita stagionale, ancora una volta sul circuito di Franciacorta in quel di Castrezzato alle porte di Brescia. Mezza giornata disponibile nel pomeriggio di un fresco lunedi di luglio dalle quattordici alle diciotto dopo una rilassante mattinata in ufficio.
Sono queste le premesse della giornata che, a causa delle solite incognite che la frenetica vita del nord Italia ci sottopone quotidianamente, non possono essere mantenute completamente.
Grazie all’immensa disponibilità del buon Puppa, le operazioni di carico della #53 sul Danette vengono effettuate la domenica sera, prima di una pizzettina (al tonno) sulla fresca (si fa per dire) terrazzina di casa SuXilo…
Primo giallo dell’avventura all’arrivo di Puppa, un inquietante novità si presenta davanti ai nostri occhi: la gomma posteriore destra, la stessa esplosa a Bresse è a terra! Incredibile!
Per non rischiare, l’ormai gommista di professione si prodiga nelle operazioni di sostituzione pneumatico che gli permettono di registrare un nuovo imbarazzante record ai box… Terminate le operazioni di incastro sul Danette e terminata la pizza con tanto di squisita macedonia e caffè finale ci si da appuntamento al giorno seguente…
Ore 12.30 via di corsa fuori dall’ufficio! Arrivo a casa dopo una mezz’oretta di strada dopo essere passato a dare un saluto alla Gina, “borsone” sulla macchina e via sulla Milano-Venezia.
Appena entrato in autostrada una poco piacevole realtà prende forma; una decina di km di coda tra Bergamo e Seriate. Decido di uscire a Bergamo per poi rientrare a Seriate. Mi avventuro per le provinciali bergamasche e una volta arrivato al casello di Seriate una pattuglia della Polizia Stradale indica a tutti di tornare indietro a causa della chiusura dell’ingresso in autostrada. Partono i primi porconi…
Mi inoltro nell’alta campagna bergamasca fino a quando riesco a raggiungere il casello di Palazzolo sull’oglio, dopo essermi perso svariate volte cercando di trovare improbabili scorciatoie cercando di evitare il traffico dei numerosi autocarri presenti.
Arrivo in autodromo alle ore 14.45. Ritiro il braccialetto “barcollo ma non mollo!” per poter entrare in pista e, in un batter d’occhio, apriamo il gazebo e infilo la nera gimoto…
Non sono molti i partecipanti alla mezza giornata sul circuito bresciano e le prospettive di divertimento sono decisamente positive. Anche il tratto nuovo, aperto da poco, rende il primo turno ancora più interessante tanto da invitarmi a lanciarmi il più presto possibile davanti al cancello d’ingresso pista. Sono dentro… esco dalla corsia box, mando un bacio al cielo e sono pronto per godermi l’ennesima giornata tra cordoli e asfalto.
Insieme a me Puppa e il mitico Master alias Liuc anch’esso di Motoridens.com per la sua prima volta in pista con la sua Kawasaki 636 alias Kawawunga percorriamo qualche giro lento per prendere confidenza con il tratto nuovo che si presenta abbastanza scivoloso, soprattutto a gomme non completamente in temperatura… e poi gaaaasss
Qualche giro insieme al Master per guardare insieme le traiettorie e poi via da solo… tra i cambi di direzione del toboga bresciano.
Il primo turno mi crea sempre qualche problemino fisico, e non riesco ad effettuare molti giri consecutivi; non è stanchezza, bensì tensione, che rende tutto più difficile e i movimenti in sella diventano faticosi e macchinosi.
Una volta ritornati sotto il gazebo GRT è il momento delle impressioni sulla pista scambiando quattro chiacchiere in allegria con Puppa ed il Master. Il tempo passa, accompagnato dalle parole, per lo più ironiche e leggere, permettono il recupero fisico in vista della seconda tornata in pista…
Tuta casco e guanti e via, verso il cancello di ingresso pista dove mi attende una breve coda (4-5 moto) prima di poter rientrare sul tracciato. Spengo la #53 per non farla surriscaldare anzitempo e attendo il mio turno sotto il caldo sole d’agosto che adora il nero della mia tuta, riversando tutto il suo amore su di essa…
E’ la mia volta, è la mia voltaaaa??
Avvio il motore, giù la visiera e via lungo la corsia box…
Accendo il trasponder e provo a fare qualche giro ‘tirato’; fortunatamente incontro poche moto davanti che non mi disturbano più di tanto e riesco a spingere come voglio; un po di fatica per interpretare la parte nuova del tracciato, soprattuto la esse e il curvone a destra, ma con il susseguirsi dei passaggi va sempre meglio.
Proprio nella parte nuova fatico a trovare un buon feeling con la moto, a causa dei continui movimenti sia sull’anteriore che sul posteriore. L’errore però è mio, a causa dell’errata posizione in sella e dell’eccessiva durezza dei miei movimenti. Manca fluidità… Bandiera rossa dopo qualche giro! E’ rimasta una moto in traiettoria dopo una delle numerose scivolate della giornata…
Corsia box e mi rimetto in coda per rientrare; fanno come me anche Puppa e il Master.
Dopo qualche minuto di attesa ancora tutti nella grande mischia per dare sfogo alla nostra voglia di Gasss. Qualche giro insieme a Liuc e poi via da solo sfruttando la pista libera davanti a me. Sono stanco! Esco e il mio best è 53.4
Con la precedente conformazione della pista il mio best era 42.4 pertanto il limite si è alzato di poco meno di 10 secondi al giro.
Ancora qualche turno prima di gettare la spugna. Nonostante il caldo sono riuscito a guidare bene e, a differenza della giornata a Misano, sono uscito dalla pista soddisfatto della mia prestazione. Ho rischiato in diverse occasioni di scivolare e in un occasione anche di tamponare un fenomeno che ha deciso di tirare la staccata alla morte quando io ero quasi al suo fianco per poi continuare la curva con i freni in mano. Ci è mancato poco e Puppa, alle mie spalle, ne è stato fortunato spettatore.
Ho provato un gran gusto nel guardare la mia slick posteriore, bella, pulita, senza il minimo strappo forte della perfetta regolazione del mono posteriore. Al contrario guardando la gomma anteriore Puppa si è accorto che questa volta era lei a strappare, probabilmente anche a causa del mio modo più aggressivo di guidare, soprattutto in staccata dove oggi riuscivo ad entrare in curva più forte, con i freni ancora ‘in mano’.
Alla prossima occasione io e il MIO team provvederemo a sistemare anche il chiacchiering della sospensione anteriore…
La giornata si conclude con un buon 52.9, migliorabile ma soddisfacente…
Giro in pista – Yamaha R6 2000 – Rapporti 14/46:
Rettilineo di partenza scarico cinque marce; staccata decisa a 100mt. scalando due marce per poi mollare subito i freni ed inserire il più velocemente possibile la relativa destra. Subito gas in mano per sfruttare la breve accelerazione prima di dare una pinzata decisa per la successiva a destra dove è importante buttarsi dentro veloci grazie allo spazio disponibile in uscita. Spalanco deciso tirando la terza rimanendo lungo la riga bianca fino al punto in cui l’asfalto presenta una breve sconnessione, punto dopo il quale inizio a frenare per inserire a destra nella esse. Deciso cambio di direzione per puntare il cordolo interno della successiva sinistra tenendo il gass puntato senza mai chiuderlo, per poi spalancarlo non appena passato il cordolo a sinistra…
Breve accelerazione dove inserisco la quarta per poi scalare violentemente in terza per la esse successiva (inizio del punto nuovo) che offre la possibilità di entrare molto forte grazie all’ampio spazio in uscita. Piccola sconnessione in fase di staccata a causa del cambio di asfalto... Importante cambiare velocemente direzione per non uscire eccessivamente larghi dalla esse che prosegue con un curvone a largo raggio (anch’esso a destra) dove è importante dosare il gas senza strafare dato che l’asfalto è ancora abbastanza scivoloso in quel punto.
Gass spalancato puntando il cordolo interno alla corda e violenta staccata con moto inclinata (non stacchi mai il ginocchio da terra per tutta la percorrenza della curva) per un tornantino lento da seconda che immette nel tratto tortuoso da effettuare tutto in seconda marcia. Dopo il tornantino è importante stare stretti per prepararsi alla successiva sinistra molto lenta che immette nella parte finale della pista costituita da una doppia lentissima a destra dove è importante stare strettissimi in uscita per avere direzionalità sulla successiva 90° a sinistra in modo da immettersi sul rettilineo di partenza il più forte possibile.
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