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21 Apr, 2006 | SuXilo53

Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi… in pista naturalmente!
Sulle tracce del celeberrimo detto popolare si apre la stagione 2006 di prove libere sul nuovo tracciato di Franciacorta alle porte di Brescia.
Le previsioni metereologiche non sono delle migliori ma la voglia di pista è molto più forte di qualsiasi intemperia.
Nonostante fuori dalla finestra l’asfalto si presenti bagnato e coperto da nuvoloni poco promettenti, SuXilo e Gazza non si perdono d’animo rispettando il programma stilato la sera prima e, dopo una sana colazione iniziano le operazioni di carico delle due gemelline anch’esse vogliose di scaricare i loro cavalli sull’asfalto dopo un’intero inverno di solitudine in box.
Molte le novità di questo 2006 per SuXilo. Modifiche estetiche e tecniche alla moto, uno splendido casco nuovo in regalo ma tutto questo passa in secondo piano davanti alla meraviglia di nome Alice, nata nel dicembre 2005 e presente al fianco del suo papà.
Condizioni atmosferiche in continua evoluzione durante il viaggio verso l’autodromo fino a stabilizzarsi definitivamente con uno splendido sole dopo il nostro arrivo. Ritiro dei turni, operazioni di scarico ed inizia la trepidante attesa per l’esordio stagionale.

La pista di Castrezzato è stata aperta alle prove libere alla fine del 2005 utilizzando solo una parte di quella che sarà la pista completa, alla fine del 2007; attualmente costituita da un breve rettilineo dove si scaricano due marce, prima di scalarne una per percorrere due curve destrose, la prima con uscita molto ampia, la seconda da percorrere in seconda marcia. Breve accelerazione prima di entrare in una esse tecnica che porta ad affrontare l’ultimo tratto, quello meno piacevole e meno tecnico ma… molto fisico da affrontare tutto in seconda. Una serie di lenti cambi di direzione ed un tornantino finale sinistroso che riporta sul rettilineo di partenza.
La prima volta in pista, dopo un periodo di stop, ha sempre un fascino particolare; regala sempre sensazioni nuove, condite da un pizzico di tensione che non guasta mai.
Ed è proprio con questo stato d’animo inizia la ‘vestizione’, per Suxilo con l’incognita della caviglia fratturata solo un mese fa e ancora dolorante. Casco e stivali hanno un effetto terapeutico e il dolore si dissolve lentamente quasi per magia, non appena il motore inizia a fare sentire la propria voce.
La piccola Alice sembra sentirsi a proprio agio in mezzo al profumo di olio e al rombo dei motori; questa atmosfera ha un effetto rilassante tanto da permettere 3 ore di pisolino pomeridiano dopo la consueta poppata da mamma Cri.



Ci siamo!
E’ arrivato il momento di scendere in pista. Si aprono i cancelli e via in pista, senza attraversare la corsia box. Ultima sistemata alle ginocchiere e inizia lo zig zag per scaldare le gomme e per scoprire il tracciato.
Alla fine della prima tornata spalmato in carena all’uscita del tratto lento con la voglia di provare il cambio elettronico fresco fresco di installazione ed è subito goduria.
Una sensazione meravigliosa…
Gas spalancato e ad ogni innesto di marcia è goduria. Il vantaggio in termini di tempo sul giro non sono evidenti ma il piacere di guida è decisamente migliorato. In passato il cambio era il punto dolente della #53, adesso è più splendida che mai…
Dopo qualche giro la stanchezza la fa da padrona, o meglio, il dolore ai polsi e agli avambracci costringe a mollare il gas. Quale occasione migliore per aspettare il Gazza?
Arriva!
Lo faccio passare… all’ingresso del tratto lento. Lo seguo, mi avvicino e mi rendo conto di quanto stia piegando la moto.
GAZZAAAAA tirala su! Così ti sdrai.
Infatti la usa posizione in sella è molto statica senza muovere il busto. Di conseguenza per far girare la moto nelle curve è necessario piegare incredibilmente la moto. Un bello spettacolo da vedere comunque… ma un tantino rischioso!
Mi infilo dietro il suo codino all’ingresso del rettilineo per rendermi conto delle potenzialità della mia moto confronto alla sua e mi rendo conto che non guadagno neanche un cm in scia, nonostante sia uscito più forte dal tratto lento…

Passa un giro ed è ora di ripassarlo… Lo faccio all’ingresso del tratto lento per cercare di tirarlo un po. Adesso può vedere il suo regalino…
E’ l’adesivo dietro al codino ideato e creato ironicamente per Gazza e Ringhio, amici di pista. Una splendida carota arancio fluo come stimolo per tirarli dietro alla mia moto.
Ehehehehehehehehe…



E’ dietro di me e tiene il passo. Perde pochi decimi al giro fino a quando è costretto a cedere a causa della stanchezza, principale nemica delle nostre uscite.
Io decido di restare in pista e… tiro eccessivamente la staccata all’ingresso del tratto lento tanto da rischiare di finire a gambe all’aria. Mi si chiude lo sterzo ma fortunatamente riesco a stare in piedi in modo da preservare il bianco perlato della mia carena nuova di ‘trinka’, frutto del duro lavoro del carrozziere.
E’ ora di fermarsi. Stanchezza e un briciolo di paura me lo consigliano…
Rientro nella corsia dei box. Ringrazio il cielo… Ogni tanto è importante avere qualche aiuto!!!
Con mio grande stupore la caviglia non mi provoca alcun dolore. Sono felice. Mi sono divertito. Nessun riscontro cronometrico; qualcuno si è dimenticato la torretta a casa!!!!
Giusto il tempo per un panino e quattro chiacchiere prima di rientrare in pista per il secondo ed ultimo turno della giornata.

E’ ora di entrare. Siamo in 7 in pista. Un sogno! Una meraviglia destinata a rimanere unica… Pista completamente sgombra e possibilità di spingere senza grossi problemi. Dalle tribune un crono a misurare le nostre prestazioni sigla un 42.3 per Suxilo e un 45.1 per Gazza entrambi nei primi giri del turno.
Dopo qualche tornata in solitario decido di aspettare il mio compagno di merende per fare qualche giro in tandem ma non appena si mette in scia lo vedo sbracciare per indicare di fermarmi immediatamente. Non appena accostato a bordo pista mi rendo conto che la mia R6 sta perdendo benzina. Un’attimo di sconforto per dover abbandonare il turno anzitempo, lascia spazio al sollievo di non aver dovuto patire danni maggiori alla mia moto a causa di un eventuale incendio provocato dalla benzina sullo scarico rovente.
Mi gusto il resto del turno dall’interno pista, rubando qualche trucco ai ‘piloti’ veri presenti in pista. Uno di loro (Campionato Europeo Stock 600) in sella ad un CBR di colore arancio fluo fa decisamente paura. Cerco di imparare dalle sue traiettorie per metterle in pratica alla prossima uscita.
Ritornati nel paddock operazioni di verifica da parte dello staff ufficiale (Gazza Family) del goliardico team; R6 a pezzettini senza la vite di sfiato di uno dei carburatori, persa misteriosamente durante il turno…
E’ già tempo di prepararsi per la prossima uscita, sempre sul circuito di Castrezzato in data 25.04.2006

Suxilo53



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