200 Miglia Imola

24 Sep, 2012 | SuXilo53

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Inizia prestissimo il nostro viaggio che porterà all'autodromo di Imola dove andrà in scena l'ultima giornata della manifestazione 200 Miglia Revival, in una domenica mattina con un sapore "motociclistico" nuovo, diverso da molti altri che ho vissuto fino ad oggi. Compagni di viaggio Jeremy Sergio e Massimo due grandi appassionati di due ruote i quali, oggi ancora di più del solito, mi guideranno nel magico mondo delle moto del passato riempiendo il mio "sapere" di un po di storia delle due ruote da Gran Premio.
Il viaggio che ci separa dall'ingresso in autodromo vola velocissimo senza un attimo di silenzio all'interno della nera Volswagen; li ad aspettarci Mattia, presente alla manifestazione per lavoro. Quattro piacevoli chiacchiere prima di salutarci e incamminarci nel paddock esterno del circuito dove molti dei partecipanti alla manifestazione hanno trovato dimora. Passeggiando ricordo con il sorriso sulle labbra la "nostra" Imola che, qualche mese fa, ci ha ragalato grandi soddisfazioni. Ma l'aria che si respira in questa occasione è completamente diversa. E' tutto molto "leggero", affascinante, appassionante...

Lo sfarzoso paddock delle "nostre" gare lascia il posto ad un ambiente semplice, essenziale ma tremendamente carico di passione motociclistica. Quella passione che da l'impressione di non poter morire mai, capace di andare oltre qualsiasi vincolo temporale... una passione infinita!

L'emozione richiamata dai ricordi è un sentimento che busserà spesso alle nostre porte in questa giornata magica e, avvicinandomi ai box del circuito, me ne rendo sempre più conto.

Ho bisogno di Massimo e Sergio per farmi "toccare" da certe moto che, data la loro anzianità, non mi trasmettono emozioni se non quella di essere davanti ad una moto di altri tempi. Le loro descrizioni riescono a farmi vedere con occhi diversi quello che mi si presenta di volta in volta davanti...

Una volta arrivati nella pit-lane il numero degli esemplari disponibili ai nostri occhi cresce in modo esponenziale e mi perdo nel toccante fascino vintage...
Passeggiando mi piace pensare e riflettere su quello che i miei occhi hanno a disposizione. Sono la storia della mia passione. Immaginare che decine di anni fa tutti questi esemplari hanno fatto sognare ragazzi che, come me, sentivano la moto come un esigenza e che molti di quei ragazzi a causa dei sistemi di sicurezza non adeguati purtroppo hanno perso la vita inseguendo un sogno sinceramente un pochino mi ha rattristato...
Quando il motociclismo era "cuore" e non era "media" veniva vissuto sicuramente in modo diverso. Anche qui, dopo tanti anni, molti di loro sono qui ad esporre il proprio orgoglio motociclistico, in giro per i box con i pantaloni sporchi di olio, gli attrezzi in mano quel sorriso giovane a disegnargli il volto.

La mia passeggiata continua e i miei sogni per un attimo sfiorano la realtà quando mi trovo davanti alla Yamaha 250 di Luca Cadalora: sono li davanti con il sorriso ebete che ricorda quell'espressione davanti alla televisione quando
Nico Cereghini commentava le gare di GP e io al termine di quel meraviglioso spettacolo mi mettevo casco e guanti e di corsa in sella alla mia Aprilia AF1 50 andavo a sfidare il destino, stupidamente, sulle strade vicino a casa rapito da quell'irrazionale vuoto allo stomaco...
Guardandola, assorto, ringrazio il cielo per avere avuto la fortuna di poterlo fare.

Eddie Lawson e Luca Cadalora Yamaha


Cadalora Rothmans Honda


Momenti molto introspettivi si alternano a quella leggerezza tipica delle mie giornate in pista che mi rendono sempre iraggiungibile dallo stress di tutti i giorni; un'autentica barriera naturale...

Servono i tappi per le orecchie dopo qualche ora passata nella pit-lane. Il frastuono delle MV-Agusta mi fa vibrare i timpani. Anche l'alta frequenza delle duetempi prive di terminale di scarico pungono come aghi nelle orecchie...
Ma è comunque un piacere sentirle per qualche secondo senza alcuna protezione!
E poi, di tanto in tanto, a braccia conserte davanti a una delle tante duetempi della storia recente fermo immobile ad ascoltarne il sound ed annusarne il profumo. Inebriante, emozionante quasi eccitante...

La giornata continua con questo trend, passando da birra e salamella, cercando una televisione per vedere Gara Uno di Portimao e continuando ad osservare piloti veri scendere in pista e scherzando su piloti in sovrappeso all'interno di tute in pelle extralarge godendo nel frattempo della presenza del top della tecnologia esistente al mondo in materia moto: tre motogp a disposizione degli occhi di tutti gli appassionati, un'occasione decisamente unica!

E poi arriva il viaggio di ritorno in cui ad un certo punto decido di uscire da tutti i discorsi per mettermi da parte e continuare a leggere il libro dedicato al SIC arrivando a casa con il respiro rotto dal magone.
In questa domenica di fine estate ho proprio riempito il contenitore delle emozioni...





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