Premier National CUP 2011 ::: Round 3 Mugello
La terza prova del Premier National Cup prevista durante il week end seguente la festività che celebra la fondazione Repubblica Italiana si apre anzitempo rispetto al solito facendoci respirare profumo di paddock sin dal mercoledi sera. La partenza in solitario alla guida del Kentucky Estro4 trasmette un sapore diverso al viaggio che mi porterà sul tracciato toscano.
Essere figlio unico significa saper convivere con se stessi e saper godere anche di quei momenti di solitudine che molto spesso aiutano a trovare l'equilibrio che la frenesia di tutti i giorni troppo spesso rende precario; musica "a manetta" e corde vocali "al limitatore" per un viaggio che, nonostante l'oretta di coda, si dimostra decisamente terapeutico e rinvigorente. L'arrivo davanti ai cancelli dell'autodromo mi presenta uno scenario mai visto: piazzale completamente stracolmo di camper, bilici e auto con carrello al seguito. Decido di spostarmi al vecchio ingresso dell'autodromo al fianco del "mega" motorhome di Accornero. La meravigliosa calma delle colline toscane mi regala una splendida nottata di riposo che mi permette di presentarmi per primo ai cancelli di ingresso.
Missione del mattino: prendere posto il più vicino possibile all'ingresso in pista...
Un'oretta di attesa (con la mente proiettata a Cappuccio e Brioches) prima di riuscire a prender posto guidato dagli addetti alla logistica dell'autodromo. Operazioni di scarico del gavone in attesa dell'arrivo di Omar&Co. e di Sergio partito all'alba con carrello ospitante la #53 e, come lo chiama Puppa, l'Hayabooster.
Prove libere previste per il primo pomeriggio che mi trasmettono una magica calma nelle operazioni di montaggio della tendopoli GRT. Sensazione rara probabilmente alimentata anche dal viaggio "drenante" del giorno prima. Operazioni terminate senza grossa fatica grazie
all'arrivo di Sergio con il quale, a metà dell'opera, ci siamo concessi una pausa per il tanto agognato cappuccio&Brioches. La qualità del bar dell'autodromo non è certo quella di una caffetteria in centro a Milano ma, visto la fame, non si è notata molto la differenza...
In questo terzo round un assente "di lusso" sotto il gazebo del GRT; Puppa, rapito dalla mogliettina, è costretto a vivere la trasferta toscana da remoto in contatto con il paddock grazie alla tecnologia con sms, facebook e qualsiasi forma di contatto possibile, ricordando
il sempre verde Fantozzi, obbligato dal capo (alla sera dell'incontro dei mondiali Inghilterra-Italia) alla visione di un penoso film, alle prese con la perquisizione radioline all'ingresso...
I primi spostamenti in sella al Booster GRT evidenziano i grossi problemi del neo arrivato, vittima di un problema tecnico che ne influenza pesantemente la carburazione; nei vari paddock-tour ho avuto modo di salutare un po di amici presenti nel paddock. Togni, vecchia conoscenza del mondo minimoto così come Ugo Belcastro anch'egli proveniente dalle ruote piccole e in questa occasione per la prima volta al Mugello sulla sua suzuki mille...
Tutti con il naso all'insù in attesa di quello che sembra essere un pomeriggio di pioggia. Ma gli esperti del posto dicono il contrario e dopo un pranzo tutti insieme decidiamo di andare a ritirare e pagare il turno per provare a scendere in pista.
Si riparte dai risultati della prima gara ma, per quanto mi riguarda, con un braccio in più dato che le mie condizioni fisiche sono notevolmente migliorate anche se non perfette. Consueto abbigliamento "da allenamento" così come l'abito della #53...
L'ingresso in pista mi trasmette un buon feeling fin dal primo turno senza però evidenziare buoni tempi sul giro; 2.04.0 è il miglior crono, figlio di una gomma posteriore distrutta dopo pochi giri. Rientrando al box mi accorgo dell'incredibile stato di degrado... Provo a rientrare ma dopo il giro di lancio rischio di cadere all'ingresso della Casanova a gas completamente chiuso sentendo il posteriore perdere aderenza in modo a dir poco preoccupante...
Al termine del turno vedo un Omar abbastanza demotivato presumibilmente a causa del ricordo della caduta della prima gara, ancora vivo soprattutto nel suo portafogli. L'aspetto economico ha sempre influenzato le uscite in pista ma in questo 2011 per quanto mi riguarda è tutto ancora più complicato. La completa mancanza di un supporto economico da parte di qualche piccolo sponsor rende tutto più difficile. Turni di prove libere con gomme usate come in questo primo turno rendono il lavoro di messa a punto della moto decisamente più ifficile...
Gomma nuova al posteriore per rientrare nuovamente in pista. Una mescola leggermente più dura per testarne la durata. Attesa che le termocoperte facciano il loro lavoro prima di rimettere tuta e casco a rientrare in pista. Con la gomma nuova il feeling è completamente diverso e tre piccole soste mi permettono di sistemare la moto, non bilanciatissima nei cambi di direzione...
2.01.4 è il miglior tempo che sono riuscito a vedere sul (finalmente) funzionante Display Starlane.
Gli ultimi giri hanno evidenziato un leggero movimento della ruota anteriore su cui i miei occhi si sono posati non appena ultimati i miei tre run. Gomma completamente strappata. La mancanza di soldi rischia di farmi finire anzitempo la mezza giornata ma grazie alla
grande disponibilità di Omar riesco a montare una sua gomma usata per effettuare il terzo turno.
Nell'attesa che la termocoperta anteriore (gentilmente prestata da Luca Tosetto in quanto anche l'anteriore di Ivano ha dato forfait) breve breafing con un soddisfatto Omar appena uscito dal suo quarto run che gli ha regalato un buon 2.00.9 ridonandogli il sorriso.
Il sano spirito competitivo che mi lega ad Omar è ancora vivo come un tempo e ascoltando le sue parole sento apparire dal nulla un piccolo Suxilo vestito di rosso con tanto di forca a tre punte, mantello e diabolici cornini che incita il mio ego a battere quella prestazione...
Nonostante la gomma non ancora calda decido di entrare per mettere a tacere quella vocina insistente che aleggia sopra la mia testa.
"- Omar adesso entro e faccio 59"!" concludo allaccindomi il casco...
Percorrendo la corsia box un solo obbiettivo: infrangere quel 2.00.9!!!
Me la prendo comoda i primi due giri in modo da non farmi tradire da quell'anteriore non in perfetta temperatura e poi inizio a spingere...
...Bucine mi avvicino al muretto box... 2.02.0
Alla staccata della S.Donato cerco di essere il più efficace possibile. La moto va bene e le modifiche effettaute nel run precedente sembrano essere perfette...
Dopo un giro in splendida bagarre con Matteo Samarani (nuovamente alla guida di una seicento) mi ritrovo nuovamente fiondato giù dalla Bucine...
2.01.5 Non ci siamo!!!
Il primo mio pensiero va ai litri di carburante nel serbatoio perchè qualora non riuscissi a battere quel dannato crono sarei stato costretto a ritornare al box a piedi dopo aver fatto morire di sete la #53.
Nuovamente giù dalla bucine. Prendo la fine del cordolo come riferimento per misurare l'intertempo... 55, 56, 57, 58, 59...
"- Fermati dannato cronometro!!!" penso con gli occhi fissi al display...
2.01.8 !!!
Non mi perdo d'animo anche se il diavoletto sopra di me è scomparso lasciando una scia dietro di se... Cerco di usare tutta la pista sia in frenata che in apertura di gass... Aperture di gas anticipate di qualche millesimo, e riferimenti in staccata ritardati di qualche metro.
Ancora li... alla Bucine... staccata
Percorro lo splendido sinistra in discesa con il gomito a pochi centimetri da terra, gass presto... vedo il cordolo, giallo/rosso giallo/rosso giallo/rosso velocemente sotto i miei occhi. Spalmato sotto la carena come una sogliola... 57, 58, 59...
2.00.8 !!! Aaaaaahhhhhh... un urlaccio sotto il casco! Arrivo alla staccata della bucine con un sorriso a mo di "Muttley"...
Chiudo il gas, braccio sinistro alzato, la corsia box mi attende. La mia missione è conclusa... :-)
Gli sfottò che seguono il mio arrivo sotto il gazebo sono una delle ragioni per cui amo questo sport e soprattutto la compagnia di Omar e dei "suoi ragazzi". E' un gioco nella competizione... Il risultato di un rapporto tra due piloti/amici che non vogliono mai "stare dietro"...
E' tempo di mettere la #53 a nanna sotto la copertina più Racing che esista...
Il clima ilare sotto al gazebo dopo una meravigliosa doccia rilassante si trasferisce al "Mugello Verde" dove Luca ed Edo alloggiano; una pizza in compagnia a bordo piscina per concludere un meraviglioso giovedi di prove libere e "star bene".
La stanchezza e un briciolo di influenza vincono sulla mia vitalità e il mio unico desiderio post-pizza è un vivinC e una dormita rigenerante.
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