Motoestate 2009 ::: Varano 29 marzo
Il lungo e rigido digiuno invenale e' ormai agli sgoccioli e il primo appuntamento stagionale e' finalmente arrivato. Forti motivazioni e tanta voglia di "paddock" spingono Sergio, al volante del SuxKentucky, in direzione Varano de Melegari
sin dal giovedi pomeriggio per far fronte all'attesa folla che, come nell'ultimo appuntamento in novembre 2008, si appresta a riempire gli spazi dedicati a tende e camper all'interno del paddock. Lo scorso anno arrivati giovedi in serata abbiamo dovuto fare i conti con una location a dir poco estrema, relegati in cima alla collina al di fuori del paddock e lontani, lontanissimi dal vivo e dalla magica atmosfera...
L'arrivo anticipato ci permette di scegliere il posto in fondo al paddock lontani dalla confusione in prospettiva "arrivo di Alice". Ci si aspetta la piena saturazione di ogni minimo spazio come ormai tradizione all'autodromo Paletti, saturazione che non arriva durante la giornata di giovedi e nemmeno durante la giornata di prove libere il giorno seguente.
Desolazione: e' questo il clima che si respira dando un colpo d'occhio dalla collina in cima al circuito. Quello che da sempre e' stato l'appuntamento piu' affollato e numeroso di tutta la stagione ad oggi, vedendo lo scenario, mi trasmette un briciolo di amarezza. Sara' colpa della crisi economica o del continuo innalzamento dei costi o la concomitanza con l'appuntamento piu' ambito sul circuito di Misano ma tutto questo non fa bene a questo splendido sport che e' il motociclismo...
Cena a casa del nonnotony in compagnia della piccola Alice (lasciata precauzionalmente a casa a causa delle pessime condizioni meteo) prima di salpare per Varano a bordo della Furgo-Zafira caricata "a dovere" e pregna di piacevoli chiacchiere by Suxi&CRI come non succedeva ormai da tempo.
Varcato il cancello di ingresso in autodromo, il medesimo scenario di desolazione si presenta davanti ai nostri occhi, accentuato dalle luci della notte che soffocano ancor di piu' quell'aspetto "romantico" da sempre trasmesso all'arrivo al "paletti".
Tutto l'aspetto logistico portato a termine magicamente da Sergio; gazebo, cassette, cassettine, varie ed eventuali e soprattutto il NUOVO pavimento acquistato in mega offerta all'IKEA su consiglio del sempre saggio Bellini. Tutto questo da il via a quello che si preannuncia come un magico attesissimo week end, con la sola, fastidiosa, incognita meteo...
Quello che tradizionalmente era il momento più noioso del week end, ovvero la lunga coda all'alba per l'acquisto dei turni... ore ed ore davanti alla segreteria per acquistare 3 miseri turni di prove libere... adesso sembra essere un lontano ricordo talmente remoto da non sembrare vero.
Ore 9 del mattino, con calma sospinto dal nuovo potente monopattino elettrico da 16 km/h, l'arrivo davanti alla segreteria autodromo presenta uno scenario mai visto. Nessuna persona in coda. Due persone al bancone. Nessuna coda, nessun turno esaurito... tutti disponibili. E' evidente che qualcosa è cambiato...
Tre turni per Suxilo... uno al mattino e due nel pomeriggio!
Per il GRT il motoestate è ufficialmente iniziato! Gaaaasss...
Il vento, freddo e fastidioso, a farci compagnia per tutto il venerdi; difficile la gestione del gazebo desideroso di spostarsi nel paddock favorito dalla spinta della bora proveniente dal nord...
Nonostante l'ancoraggio al camper, alla zafira e ai grossi e pesanti bidoni della spazzatura, i diciotto metri quadrati vestiti di blu proprio non ne hanno voluto sapere di stare al proprio posto. Dopo qualche ora di sclero via le pareti per limitare "l'effetto vela" e la situazione migliora...
E' finalmente arrivato il momento di entrare in pista...
Il tempo è nuvoloso ma tiene e il pericolo pioggia sembra essere lontano.
Troppa tranquillità nella mia testa prima di entrare in pista. E' una sensazione strana...
Solitamente prima di accedere in pista un po di tensione è sempre presente ma in questo caso non è così.
Su indicazioni di Puppa il target del venerdi è quello di sistemare le sospensioni senza dare più di tanto peso al tempo sul giro. Provo ad ascoltarlo...
Corsia box...giù la visiera e il sound del cambio elettronico mi trasporta fino alla fine della pit-lane!
Via la mano dal gas per il consueto segno della croce e per aprire il cuore mandando un bacio al cielo...
Metzeler per la prima volta a Varano, è questa la vera novità della giornata e sospensioni da sistemare dopo il certosino lavoro di Alberto Speedy Bike.
Sin dalle prime curve la moto non si dimostra perfetta in termini di ciclistica; anche la gomma posteriore praticamente finita non agevola e ogni qualvolta cerco di puntare il gas la ruota posteriore si muove e mi fa perdere direzionalità e sicurezza.
Anche nel cambio di direzione della "esse maurilio" la moto si dimostra eccessivamente nervosa.
Una breve sosta in corsia box per provare a sistemare la ciclistica indurendo il freno in estensione della forcella anteriore ma il risultato è pressochè lo stesso, con un minimo miglioramente ma abbastanza simile alle tornate precedenti. 1.13.4 il miglior giro al termine della prima sessione.
Un buon piatto di pasta al tonno e qualche chiacchiera con Andreani e Metzeler per cercare la strada giusta per risolvere i problemi alla #53 ci separano dal secondo turno previsto per il primo pomeriggio.
Leggera sgonfiata alla gomma posteriore e "un giro di molla" al posteriore sono le contromisure in extremis per riuscire a limitare lo scivolamento del posteriore...
Ingresso in pista e dopo qualche giro la situazione diventa ancora più difficile. Inquietanti derapate in accelerazione rendono il turno divertente ma poco proficuo in ottica set-up sospensioni.
All'ingresso della "esse maurilio" al passaggio su una lieve buca con il gas chiuso la ruota posteriore ha perso aderenza convincendomi a chiudere anzitempo il turno per non rischiare di finire "a gambe all'aria".
Una volta sotto il gazebo abbiamo avuto modo di apprezzare la "distruzione" della gomma posteriore. Davvero poco materiale è rimasto attaccato alla carcassa.
1.14.7 il best lap del secondo turno.
Cambio gomma posteriore obbligato per il turno successivo; operazione fuori dalle previsioni economiche ma necessaria per continuare il lavoro di perfezionamento delle sospensioni.
Sergio al lavoro e in quattro e quattr'otto la nuova metzeler veste il posteriore della #53.
E' il momento del terzo ed ultimo ingresso in pista...
La gomma nuova mi da fiducia ed entro carico al punto giusto senza l'idea di strafare!
Prima staccata decisa alla parabolica, punto il gass... sento il motore che mi invita a spalancare... "apro" deciso e la moto è un binario. La Metz al posteriore fa il suo egregio lavoro... e ad ogni accelerazione è un piacere girare la manetta sentendo la spinta aggressiva del motore.
Al primo giro butto un occhio al meraviglioso Xenon-S meraviglioso dono portato da Babbo Natale e il display dice 1.13.2; inizio a prenderci gusto e alla tornata successiva il crono decreta 1.12.3.
Fuori dalla prima variante distolgo gli occhi dal cruscotto e punto il successivo punto di riferimento per iniziare la staccata, inserisco bene la moto stando "incollato" al cordolo interno. Buona la percorrenza, punto il gass e "sbleeeem"... manetta spalancata!
Violenta accelerazione... l'anteriore come ad ogni giro si allegerisce... passo "la buca" che precede la staccata della "esse maurilio", la moto si scompone e... frenatona per inserire nella esse.
Ingresso...spingo sulle pedane...uso le braccia per far girare la moto...sguardo lontano per vedere l'uscita e...
SGRAAAAAAAAAT...
Lo sterzo si chiude in una frazione di secondo senza trasmettere alcun avviso, sento il GOMITOINTERRA e vedo la moto strisciare veloce verso la via di fuga. Mi ritrovo nella sabbia. Mi rialzo...
Corro verso la #53 supina... La rialzo e la vedo "piangere" olio dal carter!
Abbasso il testone... appesantito dalla rabbia e dallo sconforto.
Accompagnamo la #53 vicino alle gomme.
Non riesco a darmi una spiegazione logica a quello che mi è appena successo. Continuo a pensarci...
Come in occasione dell'ultima gara dello scorso anno, il suono dei motori che si susseguono all'uscita della esse rimbomba nella mia testa. Mi infastidisce!
Un calcione alle gomme mi aiuta a scaricare un briciolo di tensione.
Fine del turno...
Sergio viene a recuperarmi al termine della corsia box dopo che il commissario di percorso mi ha aiutato ad attraversare la pista per riportarmi al box.
Quello che ci separa dal Gazebo è un viaggio infinito. Colmo di pensieri, infastidito dagli occhi delle persone che osservano la moto "ferita" e accaldato dalla fatica nel portare a termine la "missione".
Anche Sergio, al termine della salita che ci porta alla collina, risulta provato dalla fatica.
E' il momento di fare il conto dei danni.
L'importanza di avere al mio fianco una persona come Sergio in questi momenti è impagabile. Sia per l'aspetto umano e psicologico sia per l'aspetto più pratico. Grazie anche al supporto del Gazza e di Bosco che ci ha prestato un carterino motore di ricambio, la # 53 poco dopo cena è già pronta per ritornare in pista grazie alla mano del Gazzoli Racing, magicamente riunito dopo diverse gare...
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