Suxilo ::: Ritorno al Passato
Grazie alla consueta disponibilità dello "Zio TavaSS" in una calda giornata di metà ottobre ho avuto il piacere di riprovare le brezza del centoventicinque duetempi, mia fedele compagna fino ad una diecina di anni fa...
Dopo il contatto con l'aprilia RS duecinquanta, anch'essa gentilmente omaggiata per un turno a Franciacorta dal buon Morris, il contatto con la quarto di litro si rivela decisamente più emozionante nonostante la cavalleria a disposizione fosse veramente veramente scarsa.
Guidare una duemezzo regala soddisfazioni decisamente superiori soprattutto in termini di performance, ma la leggerezza e le dimensioni di una centoventicinque continuano ad affascinarmi...
Il tracciato di Castelletto, visto per la prima volta, sembra cucirsi perfettamente ad una centoventicinque ed è decisamente divertente e variegato; tornantini, curvoni veloci, curve da raccordare e saliscendi. Davvero un gran bel toboga per sfogare la propria voglia di dar gas.
Due turni da venti minuti a disposizione per riprendere confidenza con la moto; una delle cose che mi ha impressionato guidando la nera aprilia è stato il paragone con la mia R6. Le seicento attuali hanno raggiunto un livello di maneggevolezza davvero impressionante tanto da farmi ricordare di non essere sulla #53 solo al momento di dare gass.
Il gusto della centoventicinque è quello di riuscire a dare "scorrevolezza" il più possibile in percorrenza in modo da far "volare" la moto dentro alla curva. Operazione abbastanza rischiosa, soprattutto con una ciclistica non al 100%. Infatti ho rischiato di stendermi almeno una diecina di volte...
Grip delle gomme Michelin davvero SENSAZIONALE; pedane in terra in più di un occasione...
Anche se in una giornata di puro divertimento il vizio di dare un occhio al crono non passa mai...
1.27 nel primo turno e qualcosa in meno (oserei un 1.25) nel secondo (peccato non aver avuto un riscontro reale)...
La giornata passata insieme a Castelletto ha accesso la voglia di centoventicinque in me, Tava, Marco e Spadix.
Chissà mai che l'inverno regali qualche sorpresa???
Ancora Grazie Tava.
Stampa