SuXilo ::: Circuit de Bresse ::: 25 Giugno
Quarta uscita stagionale al di fuori dei confini italiani sul nuovissimo circuit de Bresse, nella Borgogna francese, inaugurato nel gennaio 2006. Il caldo torrido dei giorni che precedono la partenza non lascia buone speranze sulla tenuta atletica in sella ma la posizione della pista,
maggiormente a nord ed immersa in una tra le zone più verdi della Francia, lascia aperta qualchè possibilità di abbassamento umidità e temperatura.
Per la prima volta da quando sono ritornato a girare in pista sono orfano del Gazza che per questa trasferta decide di mollare il colpo e mandarmi in avanscoperta accompagnato dal mitico PUPPA, amico di Motoridens.com.
Decidiamo di partire nel primo pomeriggio di sabato subito dopo il Gran premio di Assen categoria MotoGP. Prima della partenza della gara tutto è pronto per essere caricato in modo da potermi gustare il round olandese in santa pace prima dell'arrivo di Paolo per effettuare le impegnative operazioni di carico. Durante il dopo corsa "fuorigiri" ricevo la chiamata di Puppa il quale mi dice di essere completamente bloccato in autostrada avvisandomi del ritardo...
Nel frattempo mi metto a giocare a TT su PS2 per ammazzare un po il tempo; mi faccio la barba, la doccia, mi raso i capelli e... di Puppa neanche l'ombra!
Due ore dopo… vado a recuperarlo per strada non appena si trova nei pressi e iniziamo a caricare con un sensibile ritardo sulla tabella di marcia.
Se il buongiorno si vede dal mattino, questa sarà una trasferta di mmmm...
Arrivati davanti casa apro il portellone del mitico Nissan Danette e penso che tutta la nostra roba li dentro non ci starà MAI! Questo mio pensiero penso sia stato comune per tutti gli amici che hanno avuto la fortuna di provare una trasferta sul mitico Nissan ma la sapienza del saggio Puppa ha sempre saputo confermare il contario...
Iniziamo a caricare la mia moto e ad effettuare operazioni di incastro qua e la... riusciamo a passare tutti i livelli di tetris e una volta finito il gioco vinciamo un bonus che ci permette di accendere il furgone e via in direzione France.
E' la prima volta che ho l'onore di essere trasportato sul mitico Danette e devo dire che il viaggio è decisamente piacevole e scorrevole; i 460 km che ci divivono dalla meta scorrono velocemente tra fiumi di parole interrotte solo dal rustichella moment, classico appuntamento con la sosta cibo in autogrill.
Durante il viaggio ci inbattiamo in un autentico nubifragio che ci segue fino a 100 km circa da Bourg-en-bresse. Una volta nei pressi della meta, il chiacchierio all'interno del confortevole abitacolo del bianco nissan ci fa perdere di vista l'uscita 9 costringendoci ad allungare la strada di una quarantina di kilometri, immersi nella pseudo foresta amazzonica della borgogna.
Non ci perdiamo d'animo e facciamo inversione alla prima uscita; al ritorno ci fermiamo in una splendida area di servizio per fare benzina a taniche e furgone: Aire du Pulet è il suo nome. Entrando c'è una gigantesca scultura raffigurante un pollo, fatta con tubi di acciaio... decisamente pittoresca!
Continua la corsa verso SAGY, piccolo paesino vicino alla pista, Alex_971 di Motoridens.com, Nick e gli amici di Questionedipolso hanno prenotato anche per noi una comoda camera matrimoniale. Puppa si è sposato il sabato della settimana precedente e questo praticamente è il suo viaggio di nozze. Che fortunello!!!
Doccia e dormita colossale prima della simpatica sveglia (ore 7.30) che il cellulare di Puppa ci riserva prima di aprire le persiane della finestra per controllare le condizioni meteo. Splendido sole e cielo azzurro sembrano prospettare una giornata a tutto gassss...
Colazione con schifosissimo caffé annacquato ed impreziosita da croissant caldi e baguette burro e marmellata prima di piombarci in autodromo per scaricare il furgone e iniziare seriamente la giornata. Usciti da Sagy in direzione Frontenaud la splendida coppia SuXilo-Puppa riesce ancora a sbagliare strada allungando di una decina di chilometri il tragitto che ci separa dall'autodromo!
Arrivati in autodromo abbiamo appena il tempo di scaricare il Danette e parcheggiare tutto nel box affittato insieme ai ragazzi di questionedipolso, prima di recarci presso gli organizzatori a compilare il classico modulo per lo scarico di responsabilità. Prima della nostra partenza ci era stato comunicato che:
- La giornata era senza turni con possibilità di entrare ed uscire a piacimento.
- Sarebbe stato necessario avere un’assicurazione sulla moto.
- Avremmo dovuto stipulare un’assicurazione per i danni a terzi.
- Avrebbero controllato il certificato medico di sana e robusta costituzione.
In realtà? Niente di tutto questo…
Giornata divisa a turni e nessuno dei documenti sopracitati sono stati richiesti…
Il mio primo turno è alle porte tanto da costringermi a rimontare in fretta e furia il codone della mia R6 opportunamente smontato per permettere alla #53 di entrare nel Danette, e vestirmi velocemente per poter entrare in pista per tempo.
Tutto inutile…
Entro in pista con 10 min. di ritardo e metà turno è andato!! Inizio a scaldare le gomme e lentamente osservo il tracciato francese, caratterizzato da diversi sali/scendi decisamente divertenti. Vengo via via sfilato dai numerosi francesi apparentemente infiammatissimi, prima di mettermi in carena alla fine del primo giro.
Faccio fatica! La pista è nuova e difficile. Non riesco a guidare sciolto come vorrei e il primo turno termina con un po di amaro in bocca, protagonista di una piccola bagarre con un ‘pagliaccio’ francese in sella ad una hornet, sempre su una ruota e di traverso.
Rientro al box insoddisfatto per la mia guida ma decisamente entusiasta per le qualità della pista. La moto è troppo lunga di rapporto e sono costretto a fare i tornantini in prima marcia! No buono!
Grazie al kit di sopravvivenza offerto dal mio team manager (Gazza) riesco a cambiare il pignone in un batter d’occhio riportando la situazione a quella utilizzata sul corto tracciato di Franciacorta qualche settimana prima.
Mi rilasso ed è già ora di rientrare in pista.
Percorro la corsia dei box e mi metto in fila ad ingresso pista. Scambio due chiacchiere con il simpatico commissario francese prima di riaccendere la moto all’apertura della pitlane; entro in pista e le mando un saluto e un bacio in cielo…
Con il rapporto più corto è tutta un'altra musica e la moto si fa guidare decisamente bene. Inizio a spingere e a girare con un ritmo più sostenuto tanto che sento il posteriore muoversi ancora ad ogni apertura di gas. A metà turno riesco ad effettuare qualche giro in compagnia di Nicola titolare di questionedipolso.it, in sella ad una splendida R6 2006 con il quale si accende una bella bagarre. Faccio qualche giro dietro di lui poi riesco a passarlo e a prendere un po di vantaggio. Best lap 1.36.1 ma c’è ancora da migliorare.
Bello!
Ancora una volta riesco a trovare qualcuno con cui divertirmi come accaduto nella precedente uscita a Franciacorta, girando ad un buon ritmo ma sempre in sicurezza per evitare di portare a casa moto e ossa rotte.
Dopo una decina di giri sono costretto a mollare perché la stanchezza si fa sentire. I dolori muscolari iniziano a darmi fastidio e la bandiera a scacchi fortunatamente mi salva…
E’ il turno di Puppa.
Mi rilasso e vado a fare un giro sul muretto del box per osservarlo e per vedere qualche suo giro.
Una volta terminato il turno, cavalletto a sorreggere la sua RR e qualche scambio di opinioni riguardo il divertente tracciato francese.
Il saggio Puppa mi fa notare un particolare molto interessante che mi era sfuggito…
All’interno di ogni curva c’è un birillo verde che indica il punto di corda ideale. Veramente utile soprattutto per chi alle prime armi non riesce a trovare la traiettoria ideale anche dopo diversi turni.
E’ ancora il mio turno. Mi rimetto tuta, casco, stivali e guanti e sono pronto a ributtarmi nella giungla!! Inizio a divertirmi seriamente e la pista mi piace sempre di più. I giri scorrono veloci e la stanchezza non si fa sentire più di tanto; il mio tecnico delle sospensioni dell’occasione (Puppa) ha iniziato a farmi delle regolazioni sul monoammortizzatore e un questo terzo turno inizio ad apprezzarne i benefici.
Adesso il freno in estensione è decisamente più duro rispetto a prima e la moto sembra comportarsi meglio senza soffrire di quelle fastidiose perdite di aderenza al retrotreno.
Pausa pranzo. Cantuccino & Krumiro moment e via di relax prima di rientrare in pista. Durante la pausa il Puppa&Suxilo racing team ha sostituito le gomme sulla #53 montando (solo al posteriore) una Pirelli Supercorsa Slick molto gentilemente offerta da un altro amico di Motoridens.com, Lele il Motoporco!!!
Durante la pausa qualche goccia di pioggia mette in allarme i partecipanti ma tutto passa dopo qualche minuti grazie al ritorno di un caldo e piacevole sole…
E’ ora di rientrare in pista. Con la slick va decisamente meglio e riesco a girare in 1.34.9 come best, abbassando di 1.2 sec. solo cambiando la gomma. La moto adesso funziona davvero bene. Solo alla staccata dell’ultima curva affonda troppo davanti consigliando di indurire la molla delle fork.
Nel pomeriggio vedo un Puppa più sciolto in sella alla sua Honda CBR RR ma ancora troppo morbido per riuscire ad andar forte. Alla fine della giornata 1.41.4 sarà il suo best che ha valso il richiamo di un commissario di pista che lo ha invitato a passare dalla categoria principianti alla categoria esperti, senza grosso successo.
Finisce la giornata con Puppa che rinuncia al suo ultimo turno, soddisfatto delle sue performance e SuXilo in passeggiata ancora in pista con la vecchia Supercorsa PRO, decisamente più performante con le sospensioni regolate correttamente.
Fine della splendida giornata in pista…
Tempo di incastrare moto e accessori all’interno del Danette e si scatena un’autentica tempesta…
Ma non finisce qui!!!
Il viaggio di ritorno è ancora lungo. Dopo aver salutato la piacevole compagnia dei ragazzi di questionedipolso e del mitico Alex_971, ci dirigiamo verso l’autostrada. Momento cruciale; bivio!
Lyon – Bourg-en-bresse o Strasburg e un altro paese di cui non ricordo il nome?
Per farla breve abbiamo sbagliato strada un’altra volta e in questo caso abbiamo allungato di più di 150km perché in quelle zone abbandonate da dio c’è un’uscita ogni 50 km!!!
All’interno dell’abitacolo è piombato un gelo imbarazzante. Attimi di silenzio. La calma di Puppa ha saputo riportare tutto alla serenità digerendo anche questa ennesima cazzata.
Prima di arrivare al traforo del monte Bianco a tradire è il Danette. Gomma posteriore destra esplosa e… in questa occasione il ‘porcone’ è uscito quasi spontaneo. Ore 23.40, diluvio universale; proseguiamo in corsia di emergenza fino all’uscita successiva e troviamo riparo in un CAR WASH a gettoni. Puppa calza i guanti sporchi di grasso per l’ennesima volta e via di crick per cambiare la gomma. Freddo, acqua e smaronamento a mille ma nonostantetutto la serenità e il buon umore non è mai mancato.
Ripartiamo…
Ore 2.00 Rustichella Moment
Ore 3.15 Arrivo a Fara Gera City dopo un’ultima ora di viaggio caratterizzata dal delirio causa stanchezza dopo una giornata decisamente impegnativa; tutta la cinematografia Trash degli anni ’80, Nudo e Crudo di Eddie Murphy e l’esilarante sketch di Pino e gli anticorpi su Colorado Cafè si sono susseguiti in un tripudio di risate per lo più isteriche ma… simbolo di uno splendido week end passato in compagnia di una grande persona.
Per concludere:
“- Tu mi dici quello che devo fare… e io lo faccio!!! Capricorno!!! ”
Giro in Pista ::: Yamaha R6 2000 ::: Rapporto 15/46
Rettilineo di partenza (quarta/quinta) a 150mt staccata decisa per affrontare una sinistra cieca (seconda) in lieve discesa con una linea decisamente strana da interpretare. Breve accelerazione decisa mantenendo la seconda marcia fino a staccare per un tornante di ritorno che immette su un breve rettilineo a metà del quale si inserisce la terza marcia, gass pelato senza toccare i freni per cercare la linea ideale per affrontare la successiva destra di 90° da effettuare in terza piena, da brivido che ti proietta giù da un discesone (quarta/quinta/sesta) prima di una violenta staccata che immette in una doppia stretta di ritorno a destra. Accelerazione decisa per affrontare un sinistra da seconda piena, si punta la terza e poi ancora in seconda per una 90° a destra. Molto scivolosa e bastarda perché ha una traiettoria che porta decisamente all’esterno.
Accelerazione decisa con un cambio di traiettoria a sinistra (terza/quarta) per affrontare una breve salita che porta alla staccata di un tornantino a sinistra anch’esso cieco. Breve accelerazione che immette un una splendida sinistra/destra da affrontare in terza marcia a gas quasi pieno stando ben attenti a chiudere l’uscita per trovarsi nella condizione ideale per la staccata della successiva sinistra a 90° in contropendenza che permette pieghe da urlo! Accelerazione decisa (seconda/terza) e violenta staccata per l’ultimo tornantino a destra da affrontare in seconda. Uscita larga (seconda/terza/quarta) prima di affrontare l’ingresso sul rettilineo da affrontare in terza dopo una staccata difficile durante un veloce cambio di direzione.
Stampa