Suxilo ::: Varano ::: Perde il pelo ma non il vizio!
...credevo non accadesse più!! Nel 1999, mi ero ripromesso di non ritornare più in sella, per non rischiare di ricadere in quel tunnel di emozioni, che fa perdere la testa. Quel giorno invece è arrivato e ho riprovato l'emozione di guidarla... di rientrare in pista...
Sul tracciato di Varano de Melegari, con la splendida organizzazione di Sara di Motoridens.com ho avuto la fortuna di passare una giornata semplicemente stupenda.
La settimana che ha preceduto il 'gran giorno', durante la preparazione della moto ferma da cinque anni, ho rivissuto sensazioni particolari... malinconia... ricordi... sacrifici... delusioni e molto altro!
Una giornata in pista per togliere la ruggine non può fare altro che farmi bene... e così è stato.
Rispetto al passato è tutto diverso o forse sono io quello diverso: più calmo, più riflessivo, meno emotivo... più maturo insomma!
Arrivati sul circuito Riccardo Paletti... scaricate le moto e montato il gazebo ufficiale del GRT, ormai nell'anima di SuXilo... iniziano le 'operazioni preliminari', dal warming up della moto alla vestizione con la vecchia tuta impregnata di Sport Production.
Casco in testa, ben allacciato... guanti ok... una piccola spinta e via; balzo in sella e mi dirigo lentamente verso il cancello di ingresso pista! Un commissario di percorso mi da pista libera alzando il braccio e io inizio a percorrere la corsia Box... passo lentamente e mi guardo in giro! Mi voglio gustare questa grande emozione: mi batte il cuore, batte forte! Appena finisce la corsia box inizio ad aprire il gas... il suono del 2T in accelerazione allenta il battito e il respiro un po pesante!
"Sono dentro!!!" ho pensato...
Arrivano dei piloti più veloci e io alzo la mano dandogli strada...
Affronto la prima variante e inizio a riprendere confidenza con la posizione in sella; ...accelerazione fino alla seconda curva, la parabolica... arrivo tranquillo pinzando lentamente con lievi colpetti per rodare le pastiglie, e SGRAAAAT... tocco la saponetta senza neanche accorgermene! Non è una sensazione nuova, considerando l'esperienza minimoto in cui passo la metà del tempo con il ginocchio in terra... ma è diverso!
Apro il gass... e continuo lentamente percorrendo tutte le curve del circuito a velocità turistica, badando bene a non frenare violentemente per non cristallizzare le pastiglie nuove! Tre giri con ritmo blando mi hanno permesso di godermi a pieno il tracciato, verificando le nuove curve del ciruito parmigiano; imbocco la corsia box e un commissario mi indica la via del Paddock.
Arrivo sotto il gazebo, metto la moto sul cavalletto centrale e mi tolgo casco e guanti. Un sorriso è stampato sul mio volto... un sorriso strano... il primo dei tanti che mi accompagneranno per tutta la giornata.
E' il momento dei neofiti, che prendono la via della pista per la prima volta, seguiti da uno dei piloti del team Speedy Bike...
Mi siedo sulla mia seggiolina e mi fermo qualche secondo a guardarla, a guardarmi intorno! Quel sorriso non se ne vuole proprio andare... resta li disegnato sul mio volto, fino al momento in cui non decido di rimettermi il casco e rientrare in pista.
Adesso non c'è più nulla da rodare... adesso si guida per davvero!
Un briciolo di emozione, mista a paura si è fatta sentire quando ho rimesso le ruote in pista per la seconda volta ma, alla prima staccata tutto è svanito e abbassata la visiera del casco, inizio a spingere 'come si deve'...
Mi ero ripromesso di andare per gradi senza strafare e infatti così è stato. La confidenza con la moto era magica, soprattutto nei cambi di direzione, decisamente fulminei rispetto ai miei ricordi...
Il cocktail evoluzione gomme, gare in minimoto e guida supermotard penso abbiano contribuito tantissimo a questo mio miglioramento e inizio a tirare forte... senza però prendere alcun rischio.
Le staccate nei primi giri erano blande... arrivavo a frenare a 100 - 120 mt. senza rischiare più di tanto, giusto per prendere la misura.
Mi sento bene sulla moto e mi sento di andare forte... di non aver disimparato a darci il gas, ma addirittura di esser migliorato.
Complice la stanchezza che si è fatta sentire sin dopo pochi giri, decido di rientrare e di lasciar riposare anima e corpo...
Appena rientrato sotto il gazebo, tolto il casco mi siedo sulla 'solita seggiola' e il solito sorriso riappare sul mio viso, ripensando al turno appena concluso...
I minuti che mi separano dal successivo ingresso in pista sono meravigliosi. Mi spoglio e mi siedo sulla 'seggiolina' di fianco alla mia moto e condivido le mie impressioni e le mie emozioni con gli amici di Motoridens. Le parole scivolano veloci... e la mia mente è già proiettata al prossimo turno.
Mi rivesto.
Rimetto il casco.
...sono ancora dentro!
Inizio a spingere un po più forte di prima, allungo le frenate cerco di fare scorrere il più possible la moto e cerco di dare il gas il prima possibile. Nelle frenate più impegnative, dove arrivo con 'i freni in mano' sento la ruota anteriore saltellare... dandomi una strana sensazione di instabilità, ma la voglia di girare è più forte dei problemi cosi continuo a spingere... sempre più forte... sempre più estasiato dalle magiche emozioni che le due ruote mi sanno regalare. Inizio a sentire la stanchezza dopo una decina di giri 'tirati' e appena fuori dalla prima variante decido di fermarmi ai box alla fine del giro...
Arrivo alla staccata della parabolica, freno forte ed entro con i freni 'in mano'... la ruota salta ancora ma non mi importa, mi spalmo vicino al cordole e appena mollo il freno, l'anteriore smette di saltare e la ruota anteriore molla completamente facendomi scivolare...
Dopo qualche ruzzolone, mi rialzo braccato da una vampata di caldo quasi insopportabile, corro verso la moto sdraiata nella via di fuga, la rialzo e la guardo...
Niente di irreparabile! Meglio così... la giornata continua!
Spingo la moto fino dal commissario di percorso... e attraversando la pista lo guardo negli occhi!
Guardando quella persona rivedo me stesso qualche mese fa, quando ho deciso di fare il commissario di percorso proprio in occasione del Trofeo Motoestate a Varano! Quel 28 marzo... ero al di la del muro.
Ero uno spettatore, ma questo ruolo non mi si addice. E' stupendo essere sulla lingua d'asfalto e difficilissimo starne ai bordi.
Attendo il carrello che mi venga a raccogliere e intanto scambio quattro chiacchiere con il commissario, il quale mi fa i complimenti per come andavo in pista...
"- Quelli che vanno forte sono altri, non IO...!" gli ho risposto accompagnato da un sorriso amaro.
Arrivo sotto il gazebo dopo il viaggio per la pista con il carrello recupera sdraiati e metto la moto sul cavalletto centrale. Un attimo di riposo e poi iniziano i lavori per rimettere in sesto la moto in vista del prossimo ingresso in pista...
Finisce la giornata e la stanchezza devastante l'ha fatta da padrona ma nell'anima c'era qualcosa di diverso! Il sorriso stampato sul mio viso era svanito accompagnato da un gran sospiro, come a capitalizzare quei magici momenti forse insignificanti per molte persone ma per me INDIMENTICABILI.
Prossimo appuntamento 27 luglio sulla pista di Adria. Inizia il conto alla rovescia
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