10.07.2005 Laguna Seca California
Beh, che dire, in California siamo vicini a Hollywood e ne approfitto per dare il mio omaggio alla sempre eterna Marilyn Monroe.
Si lo so, dai anche voi, non stressatemi, che palle, lo so lo so, con le moto non c’azzecca molto, ma la Marilina è sempre la Marilina.
Allora, ecco si ok, ho capito torno a bomba, era dal lontano 1994 che qui non si celebrava, oserei dire, una gara di campionato del mondo.
Bene comincerei con una personale nota riguardo le qualifiche : A MAXXXXXXXXXXXXEEEEEEEEEEEEE SVEJETEEEEE!!!!!!
Dicevamo ? Ah si ,le qualifiche ,nota di colore in quanto la ultra titolata e ultra colorata RCV211 ufficialissima , finalmente dopo quasi due anni ritrova la pole position, posizione che tutti noi ci aspettiamo dalla moto ufficiale ma che ha, ahinoi, tradito più di una volta le aspettative. Nicky faccia da soap opera Hayden si infila in pole e non la lascerà sino alla partenza. Secondo posto per …ossi e poi il resto lo sapete. La gara parte con grandi aspettative da parte dei nostri colori, e il pronti via sembra appunto confermare le nostre speranze con il tricolore che si fa vedere forte e deciso. Hayden, Rossi mastino, Bayliss, e il Maxxxe nazionale. Al primo giro però la solita scheggia Repsol che ha dominato le qualifiche si mette subito in attacco e riesce a piantare un bel uppercut con circa 3 secondi di distacco da subito facendo capire agli altri che oggi per loro, sarà dura, siamo in terra Yankee, non si faranno mai conquistare dallo straniero.
Gli altri dietro provano subito a non lasciarlo andare ma, purtroppo, la foga tradisce, si direbbe, Macio e il Paulista Barros.. Le immagini televisive non riescono a rendere l’idea di cosa sia in realtà successo, di chi abbia innescato il tutto. E alla fine due rimangono a terra. Dopo, il gruppo di testa si snocciola velocemente su e giù per i saliscendi del circuito di Laguna. Qui sembra che nessuno possa o voglia fare da tappo agli altri, per forza c’è il cavatappi…….ehehehahahahahahehehe battutone…
A parte tutto, e, a parte gli auto eliminati, abbiamo una situazione insolita diciamo, per come siamo stati abituati ultimamente.
Al 4 giro sembra che si comincino a delineare dei gruppi omogenei con un Hayden imprendibile , Rossi mai domo, Bayliss, Biaggi, Edwards e Sete che, se dio vuole, se le suoneranno di santa ragione senza risparmiare colpi. All’improvviso, giust’appunto in una posizione che solo gli yankee possono conoscere, il buon Colino Edwards ne infila due all’ingresso del cavatappi dando anche l’opportunità a Sete di infilare il muso tra Edwards e Biaggi lasciando indietro Bayliss.
Manovra da manuale. Eccezionale perfetta pulita. Bravo Colino. Da li in poi gli si apre la strada per l’inseguimento delle due lepri davanti. Sete non vuole dare strada a Biaggi che sembra poterlo impensierire facilmente e si fa vedere più di una volta all’interno dello spagnolo. All’ottavo giro purtroppo una gomma birichina tradisce Checa e la sua rossa Ducati, facendo appoggiare delicatamente le terga dello spagnolo sull’asfalto e poi invitandolo nella sabbia. Gara finita.
Nono giro il miracolo, non succedeva da tempo, l’imperatore Romano, uno dei pochi che ha già girato qui anni fa, con una manovra perfetta da 250, pulita, oserei dire chirurgica, infila Gibe e lo lascia.
Il giro successivo Colino pare galvanizzato, la sua Yamaha è allegra si muove è viva, ma fa e va dove e come lui vuole e accorcia accorcia le distanze, vede Rossi, sente il suo odore, la preda si avvicina. La in cima Hayden solitario non ha intenzione di lasciarsi prendere da nessuno. Ormai siamo al 12mo giro ed Edwards decide che ormai è ora: ha fame, vuole la preda, GNAAAAAM , Rossi è fatto. Sempre li sempre prima del cavatappi, fotocopia dell’altro sorpasso, perfetto, Si la pista piace a Colino. E ci ha proprio preso gusto.
Tutto tranquillo, le situazioni si assestano; verso il 18mo giro Max ha un sogno bellissimo direi “ he has a dream “ vede Rossi, è li, l’acerrimo nemico, odiato, di sempre.
In fondo sono solo 1,9 secondi si, ce la potrebbe fare. Nemmeno a farlo apposta pare che il nemico abbia fiutato il predatore e comincia a spingere; allunga su Max, ma quel che è peggio siamo entrati nella zona “ Rossi/ Cesarini”. Mancano i soliti 7/8 giri alla fine e Rossi avvicina Colino. Biaggi non molla. Gibe sembra abbia pure lui un moto di orgoglio e si porta vicino a Biaggi, si prepara un finale con i botti? 3 giri alla fine Rossi a mezzo secondo da Edwards, Hayden sempre li , sicuro che gli altri non molleranno sino alla bandiera a scacchi. Biaggi un secondo e mezzo da Rossi, mannaggia llunga ancora, Rossi al penultimo giro ha ripreso NOVE DECIMI !!!! ad Edwards, cacchio lo riprende. Ora tutte le porte dovranno essere chiuse anzi no Ermetiche e Colino lo sa, deve, altrimenti sarà lui ad essere preda adesso.
Si ci prova Rossi, ma niente da fare, Colino lascia le traiettorie siliconate e va a prendere il secondo posto del podio dietro ad un Hayden che ha il merito di portare la moto HRC sul primo gradino dopo due anni, da Barcellona 2003, dopo l’era Rossi; tutto era cambiato in Honda. Rossi terzo, Biaggi quarto. Perché?
Al traguardo
1° Nicky Hayden in 45 minuti 15 secondi 374 millesimi media di 152 kh/h circa.
2° Colino
3° Max
4° Gibe
5° Bayliss
6° Tamada
7° Hopkins
8° Nakano
9° Capirex
10° Xaus
11° Hoffman
12° Elias
13° Kenny Junior
14° Byrne
15° Ellison.
Anche questa è andata , anche questa in archivio. Fort Knox sarà espugnato la prossima volta.
Baci a tutti voi . Alla prossima.
Albe.
foto motogp.com
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